Cementir, i sindacati fanno quadrato: accanimento contro l'azienda
ARQUATA SCRIVIA - E' una corsa contro il tempo quella di Arquata per scongiurare la chiusura dello stabilimento Cementir. Lo hanno ribadito con forza i delegati di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil davanti alla commissione consiliare alla quale hanno partecipato il sindaco e i consiglieri di maggioranza e opposizione. "Occorre trovare una soluzione e, in ogni caso, non sarà indolore per i 72 dipendenti e le ditte dell'indotto. Già in questi giorni – confermano i sindacati – i contratti a termine che erano in scadenza non saranno rinnovati". L'amministrazione ha confermato l'intenzione di percorrere tutte le strade possibili per garantire il mantenimento del lavoro ma chiede anche di capire le reali motivazioni di una scelta aziendale che appare repentina.
Tra le preoccupazioni emerse c'è infatti quella di "un
nuovo caso Ics", l'azienda di vernici che aveva chiuso i battenti
qualche anno fa, anche – ma non solo - a seguito di vicende giudiziarie per
inquinamento. Secondo i sindacati Cementir è "oggetto di un accanimento" da
parte degli organi preposti al controllo ambientale. "Come sindacati – dicono –
il nostro compito è quello di garantire il lavoro. Tutti vogliamo lavorare
rispettando l'ambiente, i dipendenti per primi". E' recente una sentenza della
Corte d'appello che conferma la condanna all'ex direttore di stabilimento per
emissione di polveri. Ma, quel che pesa, sempre secondo i sindacati, sono le
prescrizioni di mitigazione ambientale che sono state imposte a Cementir negli
ultimi anni, come l'innalzamento del camino "costato oltre 270 mila euro e poi
rilevatori inutile".
E' l'ex sindaco e attuale consigliere di minoranza Maria Grazia Morando a chiedere chiarezza sul punto: "quanto pesa questa 'pressione' sulla decisione di Cementir e quanto invece la paventata chiusura è dettata dal mercato in crisi?". Differenti le risposte. Secondo i sindacati la stretta sui controlli "pesa" e potrebbe "essere preponderante" sulle future scelte aziendali. Meno determinante secondo il sindaco Paolo Spineto.
Cementir ha, in ogni caso, ottenuto proprio nei giorni scorsi il rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale (Aia) e il tema della presunta "disparità di trattamento da parte di Arpa Alessandria rispetto ad altre sedi Arpa, è stata sollevata in sede di conferenza dei servizi – spiega il sindaco – E' emersa anche l'indicazione di una presa di contattato tra le agenzie per l'ambiente delle diverse province per un confronto".Ha ribadito però Spineto "il nostro impegno, come amministrazione, in questa fase è quella di non lasciare a casa nessun lavoratore". Ora gli occhi sono tutti puntati all'11 luglio quando l'azienda si incontrerà nuovamente con le maestranze nella sede romana del gruppo.
E' l'ex sindaco e attuale consigliere di minoranza Maria Grazia Morando a chiedere chiarezza sul punto: "quanto pesa questa 'pressione' sulla decisione di Cementir e quanto invece la paventata chiusura è dettata dal mercato in crisi?". Differenti le risposte. Secondo i sindacati la stretta sui controlli "pesa" e potrebbe "essere preponderante" sulle future scelte aziendali. Meno determinante secondo il sindaco Paolo Spineto.
Cementir ha, in ogni caso, ottenuto proprio nei giorni scorsi il rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale (Aia) e il tema della presunta "disparità di trattamento da parte di Arpa Alessandria rispetto ad altre sedi Arpa, è stata sollevata in sede di conferenza dei servizi – spiega il sindaco – E' emersa anche l'indicazione di una presa di contattato tra le agenzie per l'ambiente delle diverse province per un confronto".Ha ribadito però Spineto "il nostro impegno, come amministrazione, in questa fase è quella di non lasciare a casa nessun lavoratore". Ora gli occhi sono tutti puntati all'11 luglio quando l'azienda si incontrerà nuovamente con le maestranze nella sede romana del gruppo.
Nessun commento:
Posta un commento