mercoledì 17 luglio 2013

Il cimitero va verso la fermata generale

 denunciamo che il Sindaco non ci ha ancora incontrato, nè è venuto al Cimitero S.Brunone come avevamo chiesto, così come non  si sono fatte sentire le altre parti a cui ci eravamo rivolti.
Bene - allora comunichiamo che dalla giornata di oggi i lavoratori della coop. ancora sono in stato di agitazione - e senza convocazione, rassicurazioni, avvio lavori per le docce - al termine del periodo di 10 giorni di stato diagitazione - il CIMITERO SI FERMERA' dato che non è concepibile che
lavoratori giornalmente esposti non abbiano tutele sanitarie sufficienti,
così come retribuzioni, diritti, inadeguati


lavoratori  cimiteriali S: Brunone
cooperativa ancora
slai cobas per il sindactio di classe taranto
347-1102638
17 luglio 2013






pc
ALLA COOP. L'ANCORA

AL SINDACO DI TARANTO

ALL'ARPA

AL COMMISSARIO ALLE BONIFICHE

ALL'ASSESSORE REGIONALE NICASTRO

ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA

Nella giornata di giovedì si è tenuta un'assemblea di emergenza dei
lavoratori cimiteriali della Coop. L'Ancora, a fronte degli eventi
verificatisi nella giornata di mercoledì al cimitero. Per effetto della
fuoruscita di gas, di fonte sicuramente ENI, per alcune ore l'aria si èfatta
irrespirabile nella zona di San Brunone in cui operano i lavoratori
cimiteriali già sotto attacco inquinante di fonte Ilva che li costringe a
lavorare con maschere, tute, in condizioni di pericoli e di estremo disagio.
L'aggiungersi del gas ha fatto sì che diversi lavoratori si sono trovati in
difficoltà di respirazione e impossibilitati a continuare il lavoro. Una
situazione grave che in certi momenti ha fatto balenare l'idea di andare
tutti in ospedale. E' stato solo il senso di responsabilità rispetto ad un
lavoro così indispensabile e impegnativo come quello dei cimitero che ha
evitato l'abbandono del posto di lavoro. Ma, naturalmente, la misura è colma
e in nessun caso è tollerabile che si ripeta.

L'assemblea dei lavoratori, quindi, avvisa il Sig Prefetto, Istituzioni,
gli Enti preposti al
controllo che i lavoratori, se si ripetesse un evento di questo
genere,sospenderanno senza preavviso e per tutto il tempo necessario il
lavoro, e
faranno appello agli utenti del cimitero e a tutta la popolazione
circostante ad una manifestazione di massa.

Riteniamo, quindi, che debbano essere presi provvedimenti certi e garantiti,
che le Autorità preposte debbano venire di persona e incontrare i lavoratori
cimiteriali e la loro rappresentanza sindacale maggioritaria dello
Slaicobas, per dare certezza e garanzia sulla salute e le condizioni di
lavoro.

A questo scopo è dichiarato uno stato di agitazione permanente che in
qualsiasi momento si verificassero eventi della portata della settimana
scorsa produrranno il blocco del servizio.

Già nei giorni scorsi avevamo con un incontro con la stampa mostrato la
situazione e preteso l'immediato avvio delle bonifiche della zona e
l'installazione delle docce antinquinamento. I tempi di tutto ciò devono
essere corrispondenti all'emergenza, altrimenti si stanno facendo solo
parole sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini.

I lavoratori cimiteriali, tramite lo Slai cobas, faranno un esposto/denuncia
alla Procura della Repubblica e hanno chiesto già da ora che nel mese di
settembre il Procuratore della Repubblica incontri i lavoratori cimiteriali.

TA. 13.7.13

per I LAVORATORI CIMITERIALI COOP. L'ANCORA
slai cobas per il sindacato di classe taranto
slaicobasta@gmail.com
347-1102638

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