mercoledì 17 luglio 2013

al Porto c'è la mafia economico-politico-sindacale - lo slai cobas dà fastidio - ma noi vogliamo inchiesta ed RSU

alla Procura della Repubblica
sua sede
all'attenzione del procuratore 

dott. SEBASTIO
taranto

                           ESPOSTO DENUNCIA
situazione Terminal Container Taranto _PORTO di TARANTO


la scrivente OO.SS, su mandato dei suoi iscritti alla TCT  denuncia

1-la cassaintegrazione che 500 operai stanno facendo da ormai un anno e quattro mesi in attesa di lavori al porto che tutt'ora per varie ragioni si fanno poco o non si fanno realmente, e che allo stato delle cose non si concluderanno certo alla scadenza della cassa integrazione di due anni, quindi questa cassaintegrazione è di fatto truffaldina e illegittima, ha favorito l'azienda con i soldi dello stato e ha danneggiato sul piano del
reddito e dei diritti i lavoratori
2 - la cassaintegrazione doveva essere per rotazione per tutti, così non è stato, creando discriminazioni,diversità di trattamento tra i lavoratori, alcuni dei quali hanno conservato tutto il reddito e altri invece che hanno avuto una forte penalizzazione - il tutto gestito dai dirigenti dei sindacati confederali dei portuali a diversi livelli - CGIL_CISL_UIL. Denunciamo come attraverso questo sistema i sindacalisti confederali hanno avuto un potere indebito che ne ha garantito il monopolio truffaldino della
rappresentanza sindacale. La cosa ha avuto un ulteriore sviluppo con l'avvio ritardato dei corsi di formazione prevista dall'INTESA.Corsi di formazione che erano previsti per tutti i 500 cassintegrati, invece si sono avviati invece solo per 250 di essi, scelti con criteri clientelari e discriminatori in un accordo tra sindacalisti confederali e azienda, che ha rappresentato un oggettivo e indebito strumento di pressione
ricatto sui lavoratori. Per di più ora per irestanti 250 operai cassintegrati non vi sono nè tempi, nè piani e a quanto pare neanche copertura  e che quindi di essere senza corsi dei potenziali candidati a
mobilità ed esuberi.
3 - Tutto il meccanismo dei corsi di formazione va indagato, perchè di quale formazione si tratti, con quali criteri alcune imprese hanno avuto i corsi, che legami ci sono tra Regione, Provincia, giunta e assessori uscenti, ditte che fanno la formazione, TCT, Autorità portuale e sindacalisti è poco trasparente e lascia intendere che siano circolati soldi dello stato finite in tasche personali.
4 - Nelle convocazioni dei cassintegrati al lavoro saltuario alla TCT, vengono usati sistemi che violano la privacy e nello svolgimento del lavoro non vengono rispettati in molti casi le leggi, le norme, gli
accordi in materia di sicurezza sul lavoro
5 - denunciamo sistematiche pressioni e promesse sottobanco ai lavoratori per non iscriversi o cancellarsi dallo slai cobas,che i lavoratori ci vengono a denunciare pressioni in prevalenza attuali da ben noti sindacalisti
confederali presenti in TCT e alimentate da azienda e autorità portuale che hanno
rifliutato qualsiasi incontro con lo slai cobas. In questa azienda in spregio alla legge e alle convenzioni sono anni che non si rinnovano le RSU e i sindacati confederali si sono autonominati sindacalisti a vita e usano questo potere per privilegi, assunzioni e altro ancora - la questione tocca non solo loro, ma
anche familiari degli stessi.
6 - denunciamo come anche la Direzione Provinciale dell'Ufficio del Lavoro e dell'ispettorato del lavoro, sollecitati a intervenire su queste denunce e sollecitato a convocare incontri tra azienda e slai cobas, non lo hanno fatto con motivazioni del tutto pretestuose che ci fanno intravedere
rapporti e legami impropri, tra esponenti di questi uffici, TCT autorità portuale ecc.su cui chiediamo una
indagine di merito infine sulla gestione e crisi del porto e sul suo organigramma, anche imprenditori sono venuti a denunciarci fatti che fanno intendere l'esistenza di malaffare nell'assegnazione dei lavori nella gestione del porto  Al porto girano soldi, affari, favori,mazzette e assunzioni clientelari ci denunciano

Chiediamo di conseguenza a Codesta Procura di accertare i fatti denunciati e verificare i possibili reati.
Noi da parte nostra siamo pronti a testimonianze dirette in relazione ai fatti denunciati.

per
slai cobas per il sindacato di classe TCT-porto
slai cobas per il sindacato di classeTaranto via rintone 22 taranto
slaicobasta@gmail.com
 347-1102638
il coordinatore provinciale
Palatrasio Ernesto


 17 luglio 2013

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