ANCHE DI FRONTE ALL'EVIDENZA L'ENI DICE CHE NON E' SUCCESSO NIENTE, TUTTO TRANQUILLO!
MENTRE IN QUESTI GIORNI DECINE E DECINE DI PERSONE, ANCHE BAMBINI, SONO DOVUTI ANDARE ALL'OSPEDALE PER PRINCIPIO DI INTOSSICAZIONE, MENTRE I LAVORATORI DEL CIMITERO HANNO DOVUTO SOSPENDERE I LAVORI PERCHE' SI SENTIVANO MALE;
MENTRE TUTTA LA CITTA' E' STATA INVESTITA VARIE VOLTE IN QUESTO PERIODO DALLE FUORIUSCITE DI GAS E L'ENI ORA HA INQUINATO PURE LE ACQUE DEL MARE.
Questo atteggiamento dell'ENI non è la prima volta che succede.
Anche l'Eni inquina, anche gli operai dell'Eni sono a rischio salute, ma per la direzione va tutto bene e non è responsabile di nulla...!
Ma l'Eni non è da sola. Suoi servi complici sono cgil, cisl, uil, ugl che stanno muti e coperti anche loro!
Riportiamo alcuni comunicati dell'Eni di questi giorni e uno dell'anno scorso.
Eni: nessuna emergenza ambientale alla Raffineria di Taranto
Taranto, 9 luglio 2013 – Nella giornata di ieri le avverse condizioni metereologiche hanno generato una interruzione di alimentazione elettrica dalla rete nazionale e un successivo blackout che ha interessato tutte le utenze elettriche della Raffineria Eni di Taranto. Il blocco improvviso degli impianti ha attivato gli automatismi che garantiscono il mantenimento delle condizioni di sicurezza del sito.La concomitanza delle avverse condizioni meteo e del blocco elettrico non ha consentito di escludere un effetto di “trascinamento‘ di tracce di acque oleose , causando un fenomeno di iridescenza. A scopo cautelativo, informata immediatamente la Capitaneria di Porto, sono state prontamente messe in atto tutte le azioni necessarie a circoscrivere il fenomeno,quali l’utilizzo di panne di contenimento e sistemi oleoassorbenti.
Le verifiche odierne hanno confermato l’efficacia delle azioni messe in atto . Non si è mai manifestata infatti una situazione di emergenza ambientale anche in considerazione delle ridotte dimensioni del fenomeno. Non è stata rilevata, infatti, traccia di idrocarburi al di fuori dell’area di contenimento...
San Donato Milanese, 10 luglio 2013 –
Con riferimento all’attribuzione degli odori molesti alla
raffineria di Taranto si precisa che sono stati effettuati controlli
interni al sito che non hanno evidenziato alcuna fonte di possibile
inquinamento olfattivo. Tali controlli, svolti nei giorni precedenti,
a raffineria ferma, hanno avuto esito analogo. Le attività di
avviamento della raffineria, che non ha subito alcun guasto, stanno
procedendo secondo le normali procedure operative.
Principio di incendio presso la raffineria Eni di Taranto
Taranto, 10 ottobre 2012 – Oggi, alle 15.00, durante le fasi di installazione di alcuni tratti di tubazione nell’area movimentazione della Raffineria Eni di Taranto, si è verificato un principio di incendio, domato in 15 minuti circa dalle squadre aziendali dei vigili del fuoco.Due operatori dell’impresa meccanica incaricata delle fasi di montaggio hanno subito ustioni non gravi che hanno necessitato di un intervento medico.
L’evento non è associato ad alcun cedimento strutturale ed ha interessato una porzione limitata della platea tubazioni dell’area movimentazione...
Nessun commento:
Posta un commento