giovedì 18 luglio 2013

Cercano di mettere il silenzio sulle dichiarazioni di Bondi o al massimo vogliono qualche piccolo passo indietro - invece si deve dimettere e a taranto non deve mettere più piede

TARANTO - «Bondi ha recepito un lavoro fatto con una logica di tipo processuale e difensivistico da parte di consulenti di Ilva spa, che contiene anche un attacco privo di qualsiasi logica all'Istituto superiore della sanità e al Ministero della Salute e sostanzialmente fatto proprio da un commissario pubblico». Lo ha detto oggi il direttore regionale di Arpa Puglia Giorgio Assennato nel corso di un incontro indetto dal sindaco di Taranto Ippazio Stefàno, a cui ha partecipato anche l'Azienda sanitaria locale, per replicare alla nota inviata dal commissario dell'Ilva Enrico Bondi al presidente della Regione Nichi Vendola. «Per questo - ha precisato Assennato - chiediamo al commissario di ritirare quella consulenza e riformulare quelle osservazioni alla nostra bozza di valutazione del danno sanitario, magari coinvolgendo i tecnici che sono stati appena nominati dal ministero dell'Ambiente». Alla lettera inviata da Bondi a Vendola è allegata una consulenza dell'Ilva nella quale si mette in relazione l'eccesso dei tumori ai polmoni dei tarantini con il consumo di sigarette e di alcol. «Asl, Arpa e Comune - ha aggiunto il sindaco di Taranto Stefano - contesteranno insieme quella consulenza su basi scientifiche e chiederanno il ritiro di quelle valutazioni». Nel corso dell'incontro si è discusso anche delle emissioni odorigene avvertite in città nei giorni scorsi, attribuite all'Eni. «Il direttore Assennato - ha concluso il primo cittadino - ci ha detto che a giorni sarà attivata la centralina che controllerà e documenterà eventuali molestie olfattive. In più chiederemo all'Eni di attivare tutte quelle misure che possano garantire il non ripetersi di questi fenomeni».

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