La rabbia degli operai Natuzzi
"No alla catena di montaggio"
Tre incontri: 22, 25 e 26 luglio per discutere
rispettivamente di organizzazione produttiva, investimenti e costo del
lavoro e cercare di salvare il salvabile nella vicenda dei 1.726 esuberi annunciati dal gruppo Natuzzi.
Questa la tabella di marcia del tavolo sul destino del gigante del
divano decisa al ministero dello Sviluppo economico a Roma.
Dall'incontro fra parti sociali e Governo arriva la conferma del
progetto di trasformazione della produzione a isole in quella a catena
di montaggiocon lo stesso metodo usato in quelli di Cina,
Brasile e Romania". Nell'incontro, a cui hanno preso parte nelle
prime battute anche il sottosegretario allo Sviluppo Claudio De
Vincenti e la vicepresidente della regione Puglia Loredana Capone, i
rappresentanti del gruppo hanno spiegato ai sindacati il calcolo che ha
portato Pasquale Natuzzi a quantificare in 92 centesimi al minuto
l'attuale costo di produzione negli stabilimenti a rischio
ridimensionamento, contro i 25 centesimi della concorrenza definita
"sleale". I rappresentanti dei lavoratori avranno adesso sette giorni di
tempo per analizzare i numeri presentati dall'azienda in vista degli
incontri monotematici delle prossime settimane a partire dal 22. . Per i 1700 lavoratori degli stabilimenti di Matera e Ginosa che rischiano il licenziamento al termine della cassa integrazione, il 16 ottobre, ancora nessuna buona notizia.
Nessun commento:
Posta un commento