TARANTO – I sindacati confederali hanno deciso di
interrompere, dopo quasi una settimana di mobilitazione, lo sciopero
dei lavoratori dell’indotto e i presidi davanti alla raffineria Eni di
Taranto. Il prefetto ha chiesto nuovamente alle parti di trovare
un’intesa per mantenere i livelli occupazionali.
I sindacati chiedono l’inserimento di una clausola che preveda la
salvaguardia di tutti i lavoratori anche in caso di passaggio di appalto
da un’azienda all’altra. L’esubero annunciato riguarda invece 31 operai
delle ditte De Pasquale e Rendelin.
Lo Slai Cobas per il sindacato di classe non ha condiviso la decisione
di sospendere la protesta contestando l’accordo iniziale che prevedeva
"l'assunzione graduale da un bacino a discrezione delle ditte". Per il
sindacato di base, "sospendendo lo sciopero si ripete lo stesso copione
delle scorse settimane di incontri inconcludenti con aziende e in
prefettura". Il sindacato ha confermato quindi "lo stato di agitazione
fino a martedì 23 luglio".
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