venerdì 17 gennaio 2020

Acciaierie di Piombino/Jindal - più o meno come a Taranto con AM - A chi pensa che forse era meglio la cordata con a capo Jindal -

I padroni chiunque e dovunque siano sono una razza bastarda che pensa solo ai suoi profitti. Non è cambiando padrone - come alcuni operai di Taranto pensano - che migliora la situazione dei lavoratori, ma solo facendo una lotta dura e una rivoluzione che metta fine allo strapotere di tutti i padroni.
 (Da il Manifesto) 
Acciaierie Piombino, ok su costo energia. Ma ritarda il piano industriale
Summit al Mise sulla reindustralizzazione del secondo polo siderurgico italiano, al palo da anni e in ancora in attesa del via libera di Jindal alla realizzazione di un nuovo forno elettrico, essenziale per fornire materia prima ai laminatoi. Gli operai (900 in cigs, 800 al lavoro stop&go) chiedono a Jsw Steel di rispettare gli accordi sottoscritti.
di Riccardo Chiari
PIOMBINO (LI)
L’unica buona notizia dell’incontro al Mise sulle Acciaierie di Piombino riguarda il costo dell’energia elettrica necessaria per un solo, futuro forno. Sul punto Giorgio Sorial, vicecapo di gabinetto del ministro Patuanelli, ha assicurato che quando Jindal realizzerà il forno, avrà energia allo stesso costo delle altre imprese italiane, e a prezzi in linea con quelli europei. E’ qualcosa, ma non può bastare ai 900 operai a casa in cigs da anni e anni, e agli altri 800 operativi ma al lavoro per non più di dieci, dodici giorni al mese. Anche perché, seppur non ufficialmente, si è capito che il tanto atteso piano industriale di Jindal South West Steel Italy non sarà presentato il 24 gennaio prossimo, come da accordi sottoscritti.
Il presidente toscano prima di Natale ha ricevuto rassicurazioni dall’imprenditore indiano di andare avanti con il programma di sviluppo annunciato due anni fa, il tanto atteso piano industriale potrebbe esserci. Ma il condizionale resta d’obbligo, visti i tanti ritardi sulla reindustrializzazione denunciati dai lavoratori e della loro organizzazioni sindacali, Fiom e Usb in testa...
...i conti piombinesi registrano una perdita di due milioni al mese, peraltro compensati dai guadagni, maggiori, di Jindal, che fa arrivare la materia prima per i laminatoi, le “billette”, dai suoi stabilimenti in Oman...
I lavoratori chiedono una maggiore attenzione chiedono a Jindal di rispettare gli impegni presi e di presentare il piano industriale, che prevede la realizzazione del forno elettrico. E chiedono che ci sia maggiore attenzione da parte del governo per sciogliere una serie di nodi che riguardano le infrastrutture, gli aspetti ambientali, e attenzione anche in un settore importante come quello delle rotaie”...

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