Dalla Puglia partirà una
piccola maratona di iniziative che sulla memoria e sul futuro proverà a
disinnescare il fiele che contraddistingue il clima politico nazionale, e
produrre, invece, ragionamenti e riflessioni, raggiungendo tutti i
pugliesi...
Saranno “Storie di Frontiera”, come la “frontiera” tanto cara allo
scrittore tarantino Alessandro Leogrande. Un modo per rimettere in
discussione quello che il Sud, la Puglia, chiede alla politica.
Si inizia il 24 gennaio nel cuore del quartiere ebraico della cittadina di Manduria, in provincia di Taranto. Qui il Consiglio comunale nel maggio del 2018 è stato sciolto per Mafia, qui un anno fa una baby gang aggredì probabilmente fino alla morte il povero Antonio Stano, ma qui ci sono anche storie di rinascita come quelle di Elisa Springer, sopravvissuta ai campi di stermino di Auschwitz, Bergen Belsen e Terezin, e rifiorita a Manduria dove mise su famiglia e dove trovò il coraggio di raccontare, oppure quella di Tsegaj, giovane donna eritrea costretta a fuggire dalla guerra e dall’inferno ora rinata attraverso un progetto di integrazione.
In piazza Mercantile a partire dalle 18.30 del 24 gennaio attori, scrittori, poeti, musicisti, giornalisti daranno il loro contributo e testimoni di queste storie racconteranno pubblicamente cosa accade quando si smette di odiare, di seguire la mente e non la pancia, e quando tutto ciò incontra la buona politica.
Il 25 gennaio alle 17.00 nel Salone degli Specchi del Comune di Taranto, sarà invece Silvia Godelli, ex assessore al Mediterraneo della Regione Puglia, a raccontare la sua esperienza di ex esule, ma anche di donna e docente universitaria impegnata a restituire al Sud il ruolo che gli spetta nel quadro sociale, culturale ed economico dell’Italia e dell’europea mediterranea.
In quella occasione nel quarto anniversario dalla scomparsa di Giulio Regeni si rinnoverà l’appello per la verità e la giustizia sulla morte del ricercatore italiano.
Si inizia il 24 gennaio nel cuore del quartiere ebraico della cittadina di Manduria, in provincia di Taranto. Qui il Consiglio comunale nel maggio del 2018 è stato sciolto per Mafia, qui un anno fa una baby gang aggredì probabilmente fino alla morte il povero Antonio Stano, ma qui ci sono anche storie di rinascita come quelle di Elisa Springer, sopravvissuta ai campi di stermino di Auschwitz, Bergen Belsen e Terezin, e rifiorita a Manduria dove mise su famiglia e dove trovò il coraggio di raccontare, oppure quella di Tsegaj, giovane donna eritrea costretta a fuggire dalla guerra e dall’inferno ora rinata attraverso un progetto di integrazione.
In piazza Mercantile a partire dalle 18.30 del 24 gennaio attori, scrittori, poeti, musicisti, giornalisti daranno il loro contributo e testimoni di queste storie racconteranno pubblicamente cosa accade quando si smette di odiare, di seguire la mente e non la pancia, e quando tutto ciò incontra la buona politica.
Il 25 gennaio alle 17.00 nel Salone degli Specchi del Comune di Taranto, sarà invece Silvia Godelli, ex assessore al Mediterraneo della Regione Puglia, a raccontare la sua esperienza di ex esule, ma anche di donna e docente universitaria impegnata a restituire al Sud il ruolo che gli spetta nel quadro sociale, culturale ed economico dell’Italia e dell’europea mediterranea.
In quella occasione nel quarto anniversario dalla scomparsa di Giulio Regeni si rinnoverà l’appello per la verità e la giustizia sulla morte del ricercatore italiano.
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