L’associazione Contramianto, già ammessa parte civile, era presente in aula con il presidente Carleo Luciano assistito dall’avv. Cataldo Fornari. “Giustizia
per le vittime dell’amianto è quanto chiede CONTRAMIANTO con la
costituzione di parte civile, giustizia per le morti e malattie causate
dall’amianto al Siderugico di Taranto ponendo al centro del procedimento
l’accertamento della verità sulle possibili responsabilità alla base
degli effetti per patologie anche mortali dovute all’esposizione
all’amianto dei lavoratori del siderurgico tarantino“.
Il GUP a fine giornata ha fissato la data della prossima udienza prevista per il 3 marzo alle ore 12. Nel procedimento preliminare dovrà essere deciso “sull’eventuale rinvio a processo penale per i dodici imputati ITALSIDER-ILVA, tra cui sette Direttori di Stabilimento, tre Responsabili di Reparto
e due Medici competenti con la possibile accusa per le tre morti da mesotelioma pleurico e per un caso di asbestosi. Quindi il GUP dovrà stabilire se e chi eventualmente rinviare a giudizio in relazione ai gravi danni alla salute di quegli operai vittime dell’amianto. Un procedimento preliminare che dovrà valutare se vi siano possibili responsabilità degli imputati dell’ITALSIDER-ILVA di Taranto con periodi compresi tra il 1973 ed il 2012 per i quali è stato indicato quale capo d’imputazione di colpa la imprudenza, negligenza, imperizia e inosservanza delle norme sull’igiene del lavoro in quanto esponevano al rischio amianto i lavoratori non prevedendo l’uso e l’assegnazione di D.P.I. ( Dispositivi Protezione Individuale ), non formando ne informando i lavoratori sul rischio amianto, pur adibendoli a lavorazioni che gli esponevano a polveri di amianto e fumi. Accuse pesantissime che dovranno essere accuratamente valutate“.
CONTRAMIANTO chiede “maggiore attenzione per la salute degli ex esposti amianto che a Taranto riguarda una platea di almeno 35000 lavoratori una grossa fetta dei quali operai del Siderurgico di Taranto, operai ITALSIDER-ILVA che continuano a pagare un prezzo altissimo in termini di danni alla salute per l’amianto killer con centinaia di casi di tumore, mesotelioma, cancro polmonare e alla laringe, in un città come Taranto dove vi sono stati oltre 500 casi di mesotelioma, dei quali almeno 200 mesotelioma in operai ITALSIDER-ILVA, diretti e indotto. AMIANTO ZERO RISCHIO ZERO e intanto CONTRAMIANTO aspetta risposte per la bonifica delle 4000 tonnellate di AMIANTO che erano ancora presenti nel SIDERURGICO tarantino, tante parole ma nessuna risposta“.
Il GUP a fine giornata ha fissato la data della prossima udienza prevista per il 3 marzo alle ore 12. Nel procedimento preliminare dovrà essere deciso “sull’eventuale rinvio a processo penale per i dodici imputati ITALSIDER-ILVA, tra cui sette Direttori di Stabilimento, tre Responsabili di Reparto
e due Medici competenti con la possibile accusa per le tre morti da mesotelioma pleurico e per un caso di asbestosi. Quindi il GUP dovrà stabilire se e chi eventualmente rinviare a giudizio in relazione ai gravi danni alla salute di quegli operai vittime dell’amianto. Un procedimento preliminare che dovrà valutare se vi siano possibili responsabilità degli imputati dell’ITALSIDER-ILVA di Taranto con periodi compresi tra il 1973 ed il 2012 per i quali è stato indicato quale capo d’imputazione di colpa la imprudenza, negligenza, imperizia e inosservanza delle norme sull’igiene del lavoro in quanto esponevano al rischio amianto i lavoratori non prevedendo l’uso e l’assegnazione di D.P.I. ( Dispositivi Protezione Individuale ), non formando ne informando i lavoratori sul rischio amianto, pur adibendoli a lavorazioni che gli esponevano a polveri di amianto e fumi. Accuse pesantissime che dovranno essere accuratamente valutate“.
CONTRAMIANTO chiede “maggiore attenzione per la salute degli ex esposti amianto che a Taranto riguarda una platea di almeno 35000 lavoratori una grossa fetta dei quali operai del Siderurgico di Taranto, operai ITALSIDER-ILVA che continuano a pagare un prezzo altissimo in termini di danni alla salute per l’amianto killer con centinaia di casi di tumore, mesotelioma, cancro polmonare e alla laringe, in un città come Taranto dove vi sono stati oltre 500 casi di mesotelioma, dei quali almeno 200 mesotelioma in operai ITALSIDER-ILVA, diretti e indotto. AMIANTO ZERO RISCHIO ZERO e intanto CONTRAMIANTO aspetta risposte per la bonifica delle 4000 tonnellate di AMIANTO che erano ancora presenti nel SIDERURGICO tarantino, tante parole ma nessuna risposta“.
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