venerdì 10 gennaio 2020

Da lunedì si avvia lo stato di agitazione delle lavoratrici e lavoratori degli appalti comunali - Basta parole, pretendiamo risultati concreti!

Da Lunedì 13 gennaio viene indetto dallo Slai cobas per il sindacato di classe lo stato di agitazione nei posti di lavoro degli Asili e tra i lavoratori ex Pasquinelli.

Ad incontri prima delle festività non è seguito alcun fatto, e in quest'anno nuovo ci ritroviamo con gli stessi problemi e senza prospettive immediate e concrete di soluzioni delle condizioni di lavoro, contrattuali di questi lavoratori.

Per gli Asili, l'aumento dell'orario di lavoro, dalla vergogna di 1,50 ore a 3 ore al giorno, di fatto, con i tempi non brevi della nuova gara che contiene questo aumento (solo il 3 febbraio pare che si priranno le buste delle offerte delle ditte), non avverrà prima di alcuni mesi, col rischio che anche quest'anno scolastico resti il ridottissimo orario in corso. Le promesse di anticipare, comunque, le 3 ore giornaliere ad inizio anno 2020, non sono state mantenute.
Inoltre, le lavoratrici e i lavoratori continuano a fare doppio lavoro: pulizie e ausiliariato, senza che neanche venga loro riconosciuto il parametro retributivo e la mansione di ausiliariato prevista dal CCNL Multiservizi; anche su questo fronte agli impegni a risolvere questa irregolarità contrattuale non stanno seguendo i fatti.

Per i lavoratori ex Pasquinelli, alle assicurazioni di poter tornare al loro precedente lavoro di selezione differenziata con una stabilizzazione lavorativa definitiva, non stanno seguendo nè incontri risolutivi con Comume e Amiu, nè passaggi certi.
Di fatto la raccolta differenziata nei nuovi tre quartieri dovrebbe iniziare da febbraio, ma si continua a tacere o a rinviare in maniera fumosa l'avvio dell'impianto di selezione.
La proroga, almeno fino a giugno, del rapporto di lavoro precario in corso di questi lavoratori ex Pasquinelli nell'appalto "decoro urbano", non ci tranquillizza affatto - anzi. Questa proroga così lunga vuol dire che fino a quest'estate non vi sarà stabilizzazione per questi lavoratori. E non vorremmo che, in questa confusione, l'Amiu stia pensando di utilizzare in realtà altri lavoratori per la selezione.   
Per tutto questo da lunedì prossimo avviamo lo stato di agitazione, nel corso del quale vi saranno assemblee, presidi a Palazzo di città, e all'Amiu, fermate e scioperi.   

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