Ancora un rinvio per il CIS di Taranto. È stata infatti annullata la riunione del Tavolo istituzionale permanente per Taranto prevista per venerdì 17 gennaio alle 11 nella sala di rappresentanza della Prefettura (nella foto l’ultima riunione dello scorso giugno). La riunione doveva essere presieduta dal ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. E’ l’ennesimo rinvio dopo l’incontro saltato il 18 dicembre scorso, come comunicato dal Mise attraverso una nota del capo di gabinetto Vito Cozzoli.
(leggi l’articolo https://www.corriereditaranto.it/2019/12/04/riunione-del-cis-di-taranto-rinviata-al-15-gennaio/)
Al Tavolo sarebbero dovuti essere illustrati gli interventi programmati nel periodo 2020-2023 per l’area tarantina e sottoposti ad approvazione ulteriori iniziative.
Ricordiamo che il CIS non si riunisce dallo scorso 24 giugno, dopo che era tornato a riunirsi lo scorso 24 aprile a distanza di oltre un anno rispetto all’ultima riunione del marzo 2018.
(leggi tutti gli articoli del CIS https://www.corriereditaranto.it/?s=CIS&submit=Go)
Al CIS partecipano al tavolo il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero della Difesa, il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e turismo, il Ministero della Salute, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, il Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega ai Contratti Istituzionali di Sviluppo, la Regione Puglia, la Provincia, il Comune e la Prefetturadi Taranto, i Comuni interessati dell’area tarantina, la Camera di Commercio di Taranto, l’Autorità portuale del Mar Ionio, il Commissario straordinario per gli interventi di bonifica e i Commissari straordinari dell’Ilva in Amministrazione Straordinaria
Al Tavolo sarebbero dovuti essere illustrati gli interventi programmati nel periodo 2020-2023 per l’area tarantina e sottoposti ad approvazione ulteriori iniziative.
Ricordiamo che il CIS non si riunisce dallo scorso 24 giugno, dopo che era tornato a riunirsi lo scorso 24 aprile a distanza di oltre un anno rispetto all’ultima riunione del marzo 2018.
(leggi tutti gli articoli del CIS https://www.corriereditaranto.it/?s=CIS&submit=Go)
Al CIS partecipano al tavolo il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero della Difesa, il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e turismo, il Ministero della Salute, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, il Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega ai Contratti Istituzionali di Sviluppo, la Regione Puglia, la Provincia, il Comune e la Prefetturadi Taranto, i Comuni interessati dell’area tarantina, la Camera di Commercio di Taranto, l’Autorità portuale del Mar Ionio, il Commissario straordinario per gli interventi di bonifica e i Commissari straordinari dell’Ilva in Amministrazione Straordinaria
CIS, Melucci a Conte: “Assuma delega gestione”
Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, ha inviato una nota alla presidenza del Consiglio dei Ministri per chiedere al premier Giuseppe Conte di assumere in prima persona la delega alla gestione del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) per Taranto, ritirandola al MiSE.
Il primo cittadino esprime infatti “grande preoccupazione sullo stallo del tavolo istituzionale previsto dal Contratto, nonché sul momento di confusione che sembra attraversare la struttura di missione, in contrasto peraltro sia con l’indirizzo formulato di recente dallo stesso Governo, rispetto all’auspicato Cantiere Taranto, ovvero al redigendo dl Taranto, sia con l’avanzato stato dell’arte delle numerose schede progettuali sin qui presentate al tavolo dalla comunità ionica“.
Per il sindaco Melucci, “le intenzioni del presidente del Consiglio su Taranto sembrano essere fiaccate dall’attuale gestione del Cis. Non si capisce perché solo il nostro tavolo debba conoscere questi intoppi ed essere incardinato nei lavori del Mise, evidentemente preso da tante vertenze. In ogni altro luogo d’Italia il Cis viene seguito direttamente e con ben altra efficacia e speditezza da Palazzo Chigi“.
Se, come “è stato ampiamente dichiarato – conclude il sindaco – il Governo desidera misurarsi con la sfida di Taranto per rilanciare l’intero Paese e ripagare tutti i tarantini di tanti sacrifici e privazioni, è arrivato il momento di correggere certe anomalie politiche e ridare slancio al tavolo riportandolo sotto il controllo del presidente Conte, l’unico che può favorire e garantire questa transizione del territorio ionico“.
Il primo cittadino esprime infatti “grande preoccupazione sullo stallo del tavolo istituzionale previsto dal Contratto, nonché sul momento di confusione che sembra attraversare la struttura di missione, in contrasto peraltro sia con l’indirizzo formulato di recente dallo stesso Governo, rispetto all’auspicato Cantiere Taranto, ovvero al redigendo dl Taranto, sia con l’avanzato stato dell’arte delle numerose schede progettuali sin qui presentate al tavolo dalla comunità ionica“.
Per il sindaco Melucci, “le intenzioni del presidente del Consiglio su Taranto sembrano essere fiaccate dall’attuale gestione del Cis. Non si capisce perché solo il nostro tavolo debba conoscere questi intoppi ed essere incardinato nei lavori del Mise, evidentemente preso da tante vertenze. In ogni altro luogo d’Italia il Cis viene seguito direttamente e con ben altra efficacia e speditezza da Palazzo Chigi“.
Se, come “è stato ampiamente dichiarato – conclude il sindaco – il Governo desidera misurarsi con la sfida di Taranto per rilanciare l’intero Paese e ripagare tutti i tarantini di tanti sacrifici e privazioni, è arrivato il momento di correggere certe anomalie politiche e ridare slancio al tavolo riportandolo sotto il controllo del presidente Conte, l’unico che può favorire e garantire questa transizione del territorio ionico“.
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