mercoledì 22 gennaio 2020

Ieri Manifestazione a Roma delle lavoratrici delle pulizie scuole statali contro la truffa dell'internalizzazione: lo Stato licenzia e decurta il salario di migliaia di lavoratori

NESSUNA FIDUCIA NELLE CHIACCHIERE M5S 
NESSUNA DELEGA SI SINDACATI CONFEDERALI E AI AI TAVOLI
"Internalizzazione truffa", ai danni delle lavoratrici e lavoratori dell'appalto pulizie scuole statali che avrà l' unico merito di creare disoccupazione e decurtazione salariale procede.
Ieri a Roma vi è stata una manifestazione di migliaia di lavoratori. A Taranto i confederali che avevano indetto anche qui lo sciopero non hanno voluto portare i lavoratori a Roma; ma li hanno invitati a 'contarsi' ai giardini Virgilio, e a conclusione dell'assemblea, a cui comunque hanno partecipato più di 40 lavoratrici e lavoratori, invece di dare indicazione di come proseguire la mobilitazione, hanno detto di non fare nessuna iniziativa di protesta perché si devono evitare denunce e 'disturbo' alle istituzioni e alla Digos.

Invece è sempre più necessaria la lotta ovunque e anche a Taranto!
A Roma, infatti, nessun risultato concreto, solo incontri con il pagliaccio on.Gallo che subito dopo è corso al MIUR dove USB teneva un presidio e dove ha avuto il sostegno di un sindacato apertamente schierato con i 5 stelle.

Le migliaia di lavoratori ormai sono al limite, la disperazione per la perdita consistente di salario e lo spettro della disoccupazione incombono. I 16.000 lavoratori che attendevano da più di 20 anni la fine dello sfruttamento e della miseria salariale da parte dei padroni, oggi si ritrovano nella prospettiva di una condizione lavorativa peggiore. Gli ingannapopolo 5 stelle che avevano fortemente voluto il processo di internazionalizzazione ma a meri fini di consenso elettorale, ora si stanno disinteressando del disastro che stanno provocando.
Non è stato neanche confermato il tavolo del 23 gennaio.
Con il decreto legge approvato in tutta fretta con il voto di fiducia  prima del natale, unicamente  per tacitare i lavoratori, 5000 lavoratori che non hanno i requisiti rimarranno a casa, la maggior parte donne sole, monoreddito che devono.mantenere figli e spesso nipoti; mentre tutti gli altri si vedrebbero tagliare le ore - solo 18 ore di lavoro settimanale - e quindi il salario, che diventerebbe di poco più di 500 euro mensili .
I sindacati confederali stanno facendo una mobilitazione "di dovere", che non crea problemi a nessuno, nè al governo, nè alle Ditte che minacciano di avviare le procedure di licenziamenti collettivi.
La preoccupazione dei sindacati è di tenere sotto controllo la giusta rabbia dei lavoratori, affinchè non sfoci in iniziative di lotta dura, con blocchi stradali, occupazioni, facendo "terrorismo" - come è successo ieri a Taranto da parte della Cgil - verso le lavoratrici sulle conseguenze penali e di multe di queste lotte più incisive. In questo sono i migliori propagandisti dei Decreti sicurezza di Salvini.

Ma è bene che il governo non si illuda. Le lavoratrici che spesso da sole si devono barcamenare tra assistenza familiare, lavoro, casa, figli, che devono sopperire sempre alla mancanza e ai tagli dei servizi sociali, se non ci saranno risposte positive metteranno inevitabilmente in piazza la loro rabbia e determinazione - A Taranto nel 2007/2008 queste lavoratrici contro centinaia di licenziamenti fecero una rivolta, bloccarono per settimane gran parte della città, occuparono Comune, Provincia, la stessa Prefettura. e alla fine vinsero...
Oggi se non ci saranno da parte del governo risposte certe di lavoro per tutti, nessun taglio delle ore, nessuna perdita salariale, una nuova rivolta sarà inevitabile.

Ma è necessario non delegare e autorganizzarci.
Martedì 28 gennaio ore 18 riunione aperta via L. Andronico 47 Taranto 

Una lavoratrice delle pulizie di Taranto
Fiorella Masci
Rsa slai Cobas sc
Via Livio Andronico 47 Taranto

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