NESSUNA DELEGA SI SINDACATI CONFEDERALI E AI AI TAVOLI
"Internalizzazione truffa", ai danni delle lavoratrici e lavoratori dell'appalto pulizie scuole statali che avrà l' unico merito di creare disoccupazione e decurtazione salariale procede.
Ieri a Roma vi è stata una manifestazione di migliaia di lavoratori. A Taranto i confederali che avevano indetto anche qui lo sciopero non hanno voluto portare i lavoratori a Roma; ma li hanno invitati a 'contarsi' ai giardini Virgilio, e a conclusione dell'assemblea, a cui comunque hanno partecipato più di 40 lavoratrici e lavoratori, invece di dare indicazione di come proseguire la mobilitazione, hanno detto di non fare nessuna iniziativa di protesta perché si devono evitare denunce e 'disturbo' alle istituzioni e alla Digos.
Invece è sempre più necessaria la lotta ovunque e anche a Taranto!
A Roma, infatti, nessun risultato concreto, solo incontri con il pagliaccio on.Gallo che subito dopo è corso al MIUR dove USB teneva un presidio e dove ha avuto il sostegno di un sindacato apertamente schierato con i 5 stelle.
Le
migliaia di lavoratori ormai sono al limite, la disperazione per la
perdita consistente di salario e lo spettro della disoccupazione
incombono. I 16.000 lavoratori che attendevano da più di 20 anni la fine
dello sfruttamento e della miseria salariale da parte dei padroni, oggi
si ritrovano nella prospettiva di una condizione lavorativa peggiore.
Gli ingannapopolo 5 stelle che avevano fortemente voluto il processo di
internazionalizzazione ma a meri fini di consenso elettorale, ora si
stanno disinteressando del disastro che stanno provocando.
Non è stato neanche confermato il tavolo del 23 gennaio.
Con
il decreto legge approvato in tutta fretta con il voto di fiducia
prima del natale, unicamente per tacitare i lavoratori, 5000 lavoratori
che non hanno i requisiti rimarranno a casa, la maggior parte donne
sole, monoreddito che devono.mantenere figli e spesso nipoti; mentre
tutti gli altri si vedrebbero tagliare le ore - solo 18 ore di lavoro
settimanale - e quindi il salario, che diventerebbe di poco più di 500
euro mensili .
I
sindacati confederali stanno facendo una mobilitazione "di dovere", che
non crea problemi a nessuno, nè al governo, nè alle Ditte che
minacciano di avviare le procedure di licenziamenti collettivi.
La
preoccupazione dei sindacati è di tenere sotto controllo la giusta
rabbia dei lavoratori, affinchè non sfoci in iniziative di lotta dura,
con blocchi stradali, occupazioni, facendo "terrorismo" - come è
successo ieri a Taranto da parte della Cgil - verso le lavoratrici sulle
conseguenze penali e di multe di queste lotte più incisive. In questo
sono i migliori propagandisti dei Decreti sicurezza di Salvini.
Ma
è bene che il governo non si illuda. Le lavoratrici che spesso da sole
si devono barcamenare tra assistenza familiare, lavoro, casa, figli, che
devono sopperire sempre alla mancanza e ai tagli dei servizi sociali,
se non ci saranno risposte positive metteranno inevitabilmente in piazza
la loro rabbia e determinazione - A Taranto nel 2007/2008 queste
lavoratrici contro centinaia di licenziamenti fecero una rivolta,
bloccarono per settimane gran parte della città, occuparono Comune,
Provincia, la stessa Prefettura. e alla fine vinsero...
Oggi
se non ci saranno da parte del governo risposte certe di lavoro per
tutti, nessun taglio delle ore, nessuna perdita salariale, una nuova
rivolta sarà inevitabile.
Ma è necessario non delegare e autorganizzarci.
Martedì 28 gennaio ore 18 riunione aperta via L. Andronico 47 Taranto
Una lavoratrice delle pulizie di Taranto
Fiorella MasciRsa slai Cobas sc
Via Livio Andronico 47 Taranto
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