mercoledì 29 gennaio 2020

Processo Ilva - Una testimonianza emblematica di come veniva data l'AIA a Riva/Ilva

Tra le testimonianze di questi giorni da parte di testi presentati dagli avvocati degli imputati, è significativa (in negativo) quella di oggi del Dr. Mazzoni, chimico, per un periodo responsabile dell'organismo ministeriale che doveva valutare, istruire l'AIA del 2011 per l'Ilva - in questo organismo erano presenti anche Regione, Provincia, Comune, Arpa, ecc. rappresentanti della magistratura, e in alcune riunioni ha partecipato anche l'Ilva.

Il Dr.Mazzoni ha tranquillamente dichiarato:
1- che questo organismo valutò che la copertura dei parchi minerali non si poteva fare, per le elevate dimensioni degli stessi;
2 - che, comunque, questa copertura non è prevista da alcuna normativa;
3 - che, quindi, nel rilascio dell'Aia non c'è mai stata una direttiva per la copertura dei parchi;
4 - che erano stati indicati alcuni interventi, come le barriere frangivento, l'innaffiamento del minerale, ma solo come "opportunità, affinchè il provvedimento non potesse essere impugnato";
5 - che non avevano a disposizione un'analisi della composizione del terreno sottostante l'area parchi;
5 - che il Gruppo istruttore, per rilasciare l'Aia, fece un solo sopralluogo agli impianti più importanti dell'Ilva (cokerie, batterie, acciaierie, ecc.) della durata di tre giorni.

Soprattutto su quest'ultima "visita", a fronte di domande del PM su cosa avessero accertato in merito allo stato degli impianti, dopo una serie di "non ricordo", questo Dr. Mazzoni ha dichiarato che però questo sopralluogo aveva lo scopo solo di vedere gli impianti (perchè è meglio vederli direttamente che sulla carta...), di rendersi conto di come era l'impianto, ma non di accertare il loro stato, non di entrare nei dettagli.
Insomma, questo organismo che doveva decidere se concedere o meno l'Aia, che doveva indicare all'Ilva cosa fare per risanare gli impianti, viene a Taranto e si fa una "passeggiata" sugli impianti - ACCOMPAGNATO DALLA DIREZIONE AZIENDALE... 

Ecco, noi pensiamo che in questo processo a fronte di queste bestialità che mostrano come tutti, dai rappresentanti governativi, agli Enti locali e regionali, ai cosiddetti "tecnici. professionisti" agissero per non disturbare il padrone, anzi per favorirlo, ci vorrebbero eccome operai, delegati che "disturbassero" il sonnacchioso/grigio andamento delle udienze e ponessero con forza l'urgenza che tutti i responsabili delle morti, malattie dentro e fuori la fabbrica, vengano condannati!  

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