sabato 30 novembre 2013

Bari, centinaia di antifascisti ricordano Benedetto Petrone


altEra il 28 Novembre 1977 quando, a Bari, veniva ucciso a coltellate Benedetto Petrone. Aveva 18 anni, faceva l’operaio ed era comunista. I responsabili sono un nutrito gruppo di fascisti dell’MSI facenti riferimento alla sede Passaquindici, quella sera usciti con mazze e coltelli. L’agguato era premeditato.
Nella giornata di ieri, come in ogni anniversario dalla sua morte, gli antifascisti della terra di bari si riuniscono per un corteo in ricordo di Benedetto, perché, fin quando esisterà, il fascismo sarà sempre sinonimo di morte, perché oggi come ieri c’è necessità di non arrendersi alla violenza squadrista ed alla politica della “lama”, perché di morti ammazzati c’è ne sono troppi anche negli ultimi anni: solo quest’anno Clement Meric, 19 anni e Pavlos Fyssas, 34 anni.
Ed ecco che dalle ore 17.00 ci si dà appuntamento in Piazza Umberto tra proiezioni, dibattiti e scambi di parole. Nuova buona parte della composizione del corteo che si andrà a formare con giovani venuti per la prima volta ad ascoltare la storia di Benedetto ed a sfilare per le strade di Bari urlando “mai più fascismo”. Il corteo di circa 300 persone partirà attorno le ore 19.00 e vedrà protagonisti, tra gli altri, un gruppo di ragazzi che durante il percorso reintitoleranno i nomi delle vie con targhe per ricordare i nomi di altri compagni uccisi dal fascismo, o le stragi di Lampedusa e di Stato oltre un gruppo di Clown Army che per tutta la durata del corteo “marcerà” di fianco la squadra mobile con agguati agli stessi fatti di clave e pistole ad acqua.
La serata continuerà alle 22 a Villa Roth occupata con un concerto antifascista di autofinanziamento tra socialità, cena (antifascista anche lei) e voglia di continuare ad esserci, resistere e rispondere colpo su colpo perché l’antifascismo è una pratica quotidiana, vivendo le strade, contrastando la violenza squadrista, mettendo i propri corpi e cuori davanti, costruendo un’altra cultura oltre quella discriminatoria.
Ieri Bari ha dimostrando, ancora una volta, di poter ancora essere una città dedita alla Resistenza!
Bari, 29 novembre 2013

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