il 10 dicembre - il vecchio sistema elettorale fa schifo.. ma anche il nuovo ..
esiste una alleanza 'antifiom' tra FIM-UILM- USB che obiettivamente pare 'sospetta'
non mancano poi i parassiti della CUB, che inesistenti in fabbrica appaiono con le RSU, con fondi provenienti dal 'nazionale' e con personaggi senza storia e legami, raccattati in alcuni reparti
perchè a taranto i sindacati compresi quelli di base, non si reggono sulle deleghe dei lavoratori, ma sui cosiddetti fondi del nazionale
poi non ci si deve stupire, se in alcuni di essi oggi USB succedono fatti come quelli di Semeraro.a caccia di soldi
fare sindacalismo di classe all'ilva, nonostante tutto quello che è successo, è ancora difficile
ma non bisogna rassegnarsi a una rappresentanza qualsiasi
per chi vuol votare è importante non votare sindacati confederali e parassiti fismic,cub ecc
operai dello slai cobas per il sindacato di classe, partecipano a operazioni controllo per evitare brogli
ma l'indicazione dello slai cobas è quella spiegata ed esposta nel comunicato e nella locandina già pubblicati
e che riproponiamo
Lo Slai cobas per il sindacato di classe non si presenterà alle prossime elezioni Rsu in Ilva. Questo per due ragioni principali: primo, dato che sarà presente l'Usb vogliamo evitare che chi vuole votare, contro i confederali, possa dividersi; secondo, perchè noi siamo contro queste elezioni rsu; per il momento in cui si fanno, per le regole con cui vengono fatte, sono elezioni che servono il padrone e i sindacati confederali, e non possono portare nessun reale beneficio e cambiamento ai lavoratori.
Detto
questo facciamo un po' di storia e di chiarezza su questa vicenda.
Lo
Slai cobas per il sindacato di classe Ilva ha chiesto in tempi non
sospetti, l'anno scorso, l'anticipo delle elezioni Rsu, a fronte
della situazione che si era generata in Ilva: accordo truffa cambio
tuta, delegittimazione dei sindacati confederali per l'inchiesta
della magistratura. Abbiamo raccolto all'epoca oltre 800 firme su
questo obiettivo e a sostegno della presentazione alle elezioni dello
Slai cobas che era pronto a presentarsi se l'anticipazione c'era.
Avevano
firmato per la presenza dello Slai cobas operai sia senza tessera,
sia, tantissimi, con le tessere dei sindacati confederali, e la
nostra proposta era appunto rivolta a tutti i lavoratori dell'Ilva -
e peraltro su fatti concreti: il rifiuto dell'accordo truffa; nessun
operaio deve perdere il lavoro anzi devono essere impiegati nella
messa a norma dell'Ilva con garanzia di salario integrale; la
sicurezza deve essere una priorità come la salute dei cittadini
perchè in questa fabbrica sono stati gli operai a pagare, prima di
tutti gli altri, con le morti; la postazione fissa ispettiva in Ilva;
i passaggi automatici di livello, ecc.
Quello
che avevamo proposto allora era una cosa semplice e chiara: da una
parte i sindacati del padrone dall'altro gli operai che utilizzavano
lo slai cobas per battere sul campo il sindacalismo confederale e
dare ai lavoratori una nuova forte rappresentanza che conquistasse
subito dei risultati concreti.
Questa
era l'unica proposta seria e vincente per gli operai!
Padroni
e sindacati confederali naturalmente fecero muro, con le buone e con
le cattive, con le buone: promesse, bugie, ecc; e le cattive: il non
riconoscimento delle deleghe slai cobas.
Allora
c'era una sola via per battere questa manovra, che gli operai
andassero oltre la firma e il sostegno morale e si trasformassero in
forza reale che imponeva con le deleghe di massa e la lotta questa
via vincente.
L'anticipo
delle elezioni delle Rsu non c'è stato, anzi c'è stato il rinvio;
alle regole di “merda” esistenti per le elezioni (la riserva del
33%, le firme che devono raccogliere solo i sindacati di base, il
sistema di voto e di elezione che favorisce chi già il potere c'è
l'ha e chi fa imbrogli), si sono aggiunte nuove regole, decise tra
padroni e sindacati, per le quali se ti vuoi presentare devi
accettare gli accordi svendita – cosa
che noi non faremo mai!
Intanto
dal lato operaio invece di avanzare la chiarezza è avanzata la
confusione, è nata l'Usb, ci sono i “liberi e pensanti”, e la
forza di opposizione
degli operai invece che unirsi si è andata dividendo.
Per
questo ora i sindacati confederali, su ordine e per conto
dell'azienda, le elezioni le vogliono fare. La Fiom ha fatto ostacolo
ma solo perchè voleva votare con le nuove regole altrettanto di
“merda”.
In
questo contesto è scontato che le elezioni le vincono i sindacati
del padrone e che in Ilva non cambia niente.
C'era
un solo modo per far saltare questo giochetto ora, unire gli operai
alternativi e critici verso i confederali, o per votare tutti insieme
o per boicottare la farsa tutti insieme.
Ma
questo, l'Usb,
nonostante gli sforzi e le lotte coraggiose dei suoi operai, per il
suo modo di concepire il sindacato “tutto tutto, niente niente” e
di affermazione di sigla, e i “Liberi
e pensanti” che
fanno una giustissima critica a tutti i sindacati ma non si vogliono
impegnare per un sindacalismo operaio alternativo in fabbrica, con il
risultato, anche qui, di “tutto tutto, niente niente” - non
lo vogliono fare .
A
questo punto gli operai non possono avere una vera rappresentanza in
queste elezioni e lo Slai cobas non può dare una indicazione di voto
che corrisponda effettivamente agli interessi dei lavoratori, MA DA'
INDICAZIONE AGLI OPERAI CHE NON CI STANNO, CHE NON SI ACCONTENTANO DI
CAMBIARE SOLO QUALCHE DELEGATO PER LASCIARE L'ANDAZZO DI SEMPRE, DI
DARE UN SEGNALE FORTE DI PROTESTA BOICOTTANDO QUESTE ELEZIONI!
Gli
obiettivi che i lavoratori vogliono si possono conseguire,
soprattutto in questa fabbrica, solo con la lotta e con una nuova
organizzazione sindacale di base, di classe e di massa, che ancora
non c'è e che bisogna fare.
Lo
Slai cobas non ha avuto bisogno di stare nelle Rsu per contestare
prima di tutti l'accordo su cambio tuta, per avviare i ricorsi, per
presentare l'esposto penale contro Riva e fim, fiom, uilm; non ha
avuto bisogno delle Rsu per contestare punto per punto la sicurezza
in fabbrica, anche a fianco dei familiari degli operai morti,
portando Riva spesso in Tribunale; per ottenere la più pesante
condanna a Riva con il processo Nuova Siet; per definire prima della
Todisco: “Riva assassino” e fare passare questa denuncia come
legittima in Tribunale; per respingere le querele dei servi del
padrone, dal “gigante” Palombella al “nano” Fiusco, quando li
abbiamo denunciati come corrotti e collusi. E non abbiamo bisogno di
queste Rsu per chiedere ora con forza: un nuovo accordo su cambio
tuta secondo la sentenza della Cassazione, i passaggi automatici di
livello, il contratto siderurgico, il “decreto operaio” che
sancisca che “20 anni” in questa fabbrica bastano per andare in
pensione.
Non abbiamo
bisogno di queste Rsu
ma abbiamo bisogno
degli operai, iscritti e non iscritti, per lottare e organizzarsi
seriamente.
SLAI COBAS v. Rintone, 22 TA slaicobasta@gmail.com 3475301704
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