Lo sciopero dei confederali è uno
sciopero farsa per sostenere PD nel governo, per qualche emendamento in parlamento sulla legge di stabilità che comunque non tocca la sostanza: provvedimenti a favore delle grandi aziende e non per i
lavoratori, per il lavoro vero dei giovani, per aumentari i salari.
Nessun lavoratore, d'altra parte, ha potuto sapere su quale piattaforma questo sciopero è indetto.
La Cgil a Taranto convoca presidio sotto la prefettura, utilizzando strumentalmente alcune vertenze in corso e dicendo falsità su incontri oggi per es. per la vertenza dei lavoratori delle pulizie scuole statali.
I lavoratori hanno bisogno di un'altra strada
Il
primo sciopero generale contro il governo Letta è stato fatto dai
sindacati di base con la buona manifestazione nazionale del 18 a Roma
a cui è seguita la grande manifestazione assedio del 19.
Dopo queste due giornate bisogna andare avanti.
La
principale organizzazione del sindacalismo di base la USB non se la può cavare con i soliti comunicati e puntare esclusivamente a ingrandirsi e a
gestirsi; così sembra che tutto torni come prima, come già avvenne
dopo il 27 gennaio 2012.
Riportiamo quello che abbiamo detto noi dopo la manifestazione del 18:
"Il 18 ottobre 50mila complessivamente
hanno partecipato allo sciopero generale e alla grande manifestazione
di Roma, in cui il sindacalismo di base e di classe ha detto
innanzitutto Basta! Con precarietà, attacchi ai salari, ai posti di
lavoro, alle condizioni di vita, ai diritti, imposti dai padroni, dai
governi e dall'Europa del capitale che scaricano la crisi sulle masse
in Italia come in tutta Europa. Per dire Basta! coi sindacati
confederali complici che servono i padroni e tolgono i diritti ai
lavoratori. Basta! con i partiti di questo parlamento che si
riempiono le tasche dei soldi dei cittadini e sono inamovibili, che
pensano alle poltrone e al potere, mantengono in piedi Berlusconi, e
sono tutti contro i lavoratori e le masse popolari.
Uno sciopero che ha espresso tutta la
grande solidarietà proletaria agli immigrati, affogati, uccisi,
sfruttati, e ha rivendicato con forza quello che con espressione
infelice si chiama “un nuovo welfare” ma che vuol dire diritti
elementari messi in discussione: case, scuole, sanità, reddito ai
senza lavoro, la salute e il diritto alla vita in territori inquinati
e devastati; ha rivendicato al riduzione d'orario di lavoro 'lavorare
meno lavorare tutti', e ha chiamato alla lotta l'intero mondo del
lavoro.
Ora allo sciopero bisogna dare reale
continuità, non come è successo tutte le altre volte in cui la
continuità è rimasta sulla carta e poi è cominciato il solito
tran-tran anche nei sindacati di base.
Dopo la manifestazione di Roma noi
diciamo:
E ora sciopero per davvero! E ora
organizziamo e rafforziamo il sindacalismo di base e di classe nelle
fabbriche! E ora una piattaforma reale, generale e particolare, la
nostra, contro padroni e governo! E ora unità e patto di unità di
azione del sindacalismo di base e di classe! E ora contro la legge
fascista sulle Rsu boicottaggio del sindacalismo confederale e
presentazione unitaria, là dove è possibile!"
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