di MIMMO MAZZA
TARANTO - C’è l’attuale presidente del consiglio regionale Onofrio
Introna che invia un sms a Girolamo Archinà alla vigilia di Pasqua per
fare gli auguri e non solo («Ringrazio per il prezioso sostegno alla mia
rielezione»). E c’è l’attuale capogruppo di Sel Michele Losappio, già
assessore all’ambiente nella prima legislatura Vendola, che continua a
dialogare con il potente responsabile delle relazioni esterne dell’Ilva,
arrestato il 26 novembre del 2012 e tutt’ora ai domiciliari...
Il 2010 è anno di elezioni regionali e dunque Archinà vigila su quello che accade a Bari.
Il 19 febbraio il parlamentare Pdl Pietro Franzoso (morto tragicamente
il 4 novembre 2011) ad Archinà dice che «Rocco Palese (candidato alla
presidenza della Regione Puglia per il centrodestra) sta qualche punto
avanti a Nichi Vendola». Il pr dell’Ilva sente più volte e incontra il
consigliere regionale Pdl Pietro Lospinuso, chiede ad un dipendente
dell’azienda se «uno che ha chiesto aspettativa elettiva può fare
campagna elettorale in stabilimento (si riferisce a Giuseppe Cristella,
ora consigliere Pdl in via Capruzzi)», critica aspramente lo spot per la
campagna elettorale di Alfredo Cerveller a (Sel) che indica il
siderurgico come il male di Taranto, il quale, Cervellera, prima del
voto invia ad Archinà due sms stile catena di Sant’Antonio («Ti
ringrazio di tutto ciò che hai fatto e farai per me con affetto Alfredo
Cervellera» e «domenica 28 e lunedi 29 vota e fai votare Vendola, il suo
Partito Sinistra Ecologia e Libertà con Vendola e se vuoi invita
famigliari e conoscenti a scrivere sul rigo Cervellera»)...
Girolamo Archinà il 27 aprile 2010, chiama l’allora
parlamentare del Pd Ludovico Vico e gli chiede se ha visto «l'altro
scherzo - si legge nei brogliacci - che ha fatto il presidente Vendola.
Gli riferisce che ha messo come assessore all'ecologia Nicastro (Idv) il
giudice, lamentandosi della scelta».
Il giorno dopo chiama Losappio, ribadendo all’attuale capogruppo di Sel
«che è preoccupato dell'incarico assegnato a Nicastro, che il suo
problema è l'appartenenza al partito Idv visto che a Taranto hanno un
"pazzo" che rema contro lo stabilimento. Losappio gli dice che
dall'esterno seguirà il tutto come se fosse all'interno. Girolamo gli
dice che oltre a presidente del gruppo si augura che sia presidente
della Commissione all'Ambiente... Losappio gli dice che l'unica persona che può fornirgli delle
garanzie è il presidente Nichi. Girolamo gli dice che si rende
necessaria una regia dietro e Losappio ribatte dicendo che bisogna dire a
Vendola che il problema non è solo dell'ambiente ma anche lavoro,
occupazione e sviluppo».
Il rapporto tra Archinà e Losappio resiste nei mesi. Il 29 settembre del
2010 i finanzieri intercettano una telefonata nella quale Losappio
illustra al dirigente dell’Ilva e regionale la dinamica delle
presentazione del disegno di legge sul benzo(a)pirene, sottolineando che
«avrebbe voluto cambiare alcune parti della proposta legislativa,
adattandola alle esigenze in corso ma a suo tempo non gli venne
concesso».
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