69 Candidati (15 in più della Fiom di Landini, Rappa e
Stefanelli), 1255 firme raccolte in pochi giorni tra i Lavoratori dello
stabilimento ILVA di Taranto (più del doppio delle firme richieste per
regolamento), con questo biglietto da visita l’Unione Sindacale di Base
si presenta alle elezioni per il rinnovo delle RSU (Rappresentanze
Sindacali Unitarie) nell’acciaieria ormai da anni al centro
dell’attenzione generale per i disastri lavorativi ed ambientali di cui
si è resa responsabile.
“E un grande risultato se si considera che
persiste il clima di repressione, tipico della gestione di “Patron
Riva”, immutato con il commissariamento statale visti i continui
provvedimenti disciplinari, minacce e vessazioni. Voglio ricordare il
licenziamento del nostro Delegato sindacale, Marco Zanframundo,che ne è
il più emblematico e inaccettabile esempio", dichiara Francesco Rizzo,
capolista e coordinatore dell’USB ILVA.
“Il primo obbiettivo che vogliamo ottenere
con l’elezione di nostri Candidati nella RSU è senz’altro quello di
ripristinare nello stabilimento i diritti dei lavoratori, di tutelarne
gli aspetti contrattuali, le condizioni di lavoro e di salute in
fabbrica e fuori. In tal senso vogliamo anche essere, con ancora più
forza di quanto abbiamo fatto finora, un riferimento per continuare a
denunciare e lottare contro la strage che la gestione dello
stabilimento, nel totale “silenzio sindacale” e nella compiacenza della
“politica”, ha provocato dentro la fabbrica e nel territorio”, conclude
Francesco Rizzo, capolista e coordinatore dell’USB ILVA.
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