Giovedì scorso le compagne del mfpr si sono recate all'Auchan per far conoscere alle lavoratrici la piattaforma dello sciopero delle donne del 25 novembre.Arrivate, si decide che due compagne entreranno nell'ipermercato per dare il volantino dello sciopero alle commesse dei negozi della galleria e alle cassiere del supermercato e che una rimanga all'ingresso per darlo alle donne che entrano.
Le lavoratrici mostrano interesse, accolgono bene la proposta di "sciopero delle donne", come una positiva novità che ci vuole! Si lamentano di essere sfruttate in tutti i modi, di non avere diritti a causa anche di contratti farsa, normalmente entrano con contratti di stage, ma fin dal primo giorno lavorano come tutte le altre; di dover lavorare i festivi, dall'8 dicembre si apre il periodo natalizio è per molte praticamente non ci sono più riposi, le aziende non se ne fregano niente dei tuoi problemi con i figli, con la famiglia. Parliamo di fare un'iniziativa di protesta davanti all'Auchan appunto l'8 dicembre, con alcune ci scambiamo i contatti. Altre lavoratrici cassiere dell'Auchan dicono che parleranno con le altre per lo sciopero delle donne e per venire all'iniziativa centrale in piazza Immacolata.
Verso la fine arrivano i vigilanti che cercano di bloccare le compagne dicendo che è vietato volantinare, ma ciò che è peggio è che arrivano a intimorire le commesse a tal punto da farsi consegnare da alcune di loro il volantino, o dicendo di non prenderlo. Un vero e proprio atteggiamento schiavista. Come si permettono di impedire anche che le lavoratrici leggano un volantino! Le aziende non possono e non devono essere padroni anche della vita delle donne!
Davanti al rifiuto delle compagne di allontanarsi, e al fatto che noi denunciando ad alta voce questo atteggiamento, continuiamo a distribuire il volantino, i vigilanti chiamano la polizia che arriva immediatamente e chiede i documenti alla compagna rimasta a volantinare davanti all'ingresso; un poliziotto con fare arrogante e toni intimidatori la invita a seguirla alla volante dove è costretta a sorbirsi l'indecente e maschilista opinione del poliziotto riguardo alle donne che "...si approfittano delle leggi in loro difesa per accusare i loro uomini di violenze inesistenti...".
All'arrivo delle altre compagne agguerrite e incavolate dopo un vivace scambio di parole, i poliziotti si ritirano in buon ordine e continuiamo a dare i volantini alle donne che entrano nel supermercato.
Decidiamo poi di andare a protestare dal direttore dell 'Auchan, a cui, tra l'altro, nei giorni precedenti era stata inviata l'indizione dello sciopero delle donne; questi è costretto dalla nostra determinazione a riceverci e davanti alle argomentazioni delle compagne sul comportamento vergognosamente antisindacale e per niente democratico tenuto dai vigilanti, viene ridotto ad un imbarazzante silenzio.
Ce ne andiamo soddisfatte e determinate a ritornare. Convinte più che mai della necessità dello sciopero delle donne e della nostra ribellione a questo sistema fascista, patriarcale, di attacco ai diritti delle lavoratrici, sistema ben rappresentato dal poliziotto arrogante e pronto a reprimere con la repressione ogni dissenso e ribellione.
Ma la combattività delle donne si alza forte contro la meschinità dei rappresentanti di questo sistema.
.Fiorella, lavoratrice delle pulizie nelle scuole - del MFPR
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