Taranto, 29/11/2013
(dal comunicato de l'USB)
Tutti i risultati in tabella allegata
Tutti i risultati in tabella allegata
Grande affermazione dell’Unione Sindacale di Base che è il secondo sindacato tra gli operai.
Le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze
sindacali aziendali RSU all’ILVA di Taranto, il più grande stabilimento
siderurgico del nostro paese, hanno visto una altissima affluenza al
voto con oltre il 90%.
Altissimo il voto alla lista dell’USB, che per la
prima volta partecipa alle elezioni e diventa il secondo sindacato tra
gli operai, superando Fim i Fiom, con, complessivamente, 1837 voti, pari
al 21%. Un risultato che premia la nostra organizzazione sindacale,
che si è battuta chiaramente e con determinazione contro lo strapotere
della famiglia Riva, dei suoi protetti e dei politici e sindacati
asserviti all’azienda.
Da molti mesi tentiamo di far votare i lavoratori
dell’ILVA, ricordiamo che già nel mese di maggio la nostra
organizzazione promosse formalmente le elezioni delle RSU, scontrandosi
con il muro eretto dai sindacati complici dei Riva, FIM FIOM UILM, che
si sono opposti in tutti i modi a tali elezioni. La scusa addotta fu che
era necessario rinviarle per dar tempo a Cgil Cisl Uil di modificare il
regolamento elettorale. Sono passati molti mesi e di questo
regolamento non si è vista traccia e li rinvio del voto, che la Fiom
continua a richiedere, avrebbe avuto l’unico risultato di non far votar i
lavoratori per molto tempo ancora.
Crediamo sia assolutamente scorretto, come fa la
Fiom, addebitare le ragioni di una sconfitta politica alle procedure
elettorali. L’USB ha fatto le elezioni senza avere neanche un minuto di
permessi sindacali, senza agibilità, ed a spese proprie, in un clima di
tensione creato dall’ILVA verso i nostri rappresentanti che sono stati
minacciati, colpiti da innumerevoli ed immotivati provvedimenti
disciplinari ed anche licenziati. I risultati elettorali parlano per
noi.
Ancora una volta i lavoratori mostrano, con il voto,
di non gradire i venditori di fumo; non si può stare con il padrone per
anni e poi, senza neanche chiedere scusa del proprio operato ai
lavoratori, rivendicare il ruolo di paladino della democrazia.
In questi mesi la famiglia Riva ha continuato ad
inquinare, a causare morti sul lavoro a corrompere sindacati ed
istituzioni per poter continuare ad agire indisturbata.
A quella greppia non sedevano i lavoratori, i
cittadini di Taranto, ne tanto meno vi era seduta l’USB che si è
costituita all’Ilva proprio contro questo sistema che vedeva tra i
principali protagonisti la FIM la UILM ed anche quella FIOM che dopo
essere stata asservita ai Riva per tanti, lunghissimi, anni oggi ha
tentato in modo maldestro di ricostruirsi una verginità tra i lavoratori
dell’ILVA.
I risultati parlano per noi altrettanto chiaro.
L’affluenza al voto e i risultati smentiscono chi, con la scusa della
democrazia, di cui non si sono preoccupati per 20 anni, voleva rinviare
le elezioni in fabbrica con il triste e inaccettabile obbiettivo di
continuare in una logica di consociativismo con l’azienda.
Può iniziare ora una nuova fase sindacale a
sostegno dell’operato della magistratura tarantina, che vedrà l’USB in
prima linea per la difesa e per il risanamento dell’area tarantina, e
per la difesa e lo sviluppo dell’occupazione, impegno che l’USB, anche
alla luce del positivo risultato elettorale, ribadisce e assume come
prioritario.
Comincia ora una lunga battaglia per la difesa dei
lavoratori e della salute nei luoghi di lavoro e sul territorio,
ribadendo che queste elezioni rafforzano le posizioni di chi come l’USB
da tempo rivendica la nazionalizzazione dell’impianto e la requisizione
dei profitti dei Riva che devono essere impegnati per il risanamento
ambientale dello stabilimento e dell’area tarantina.
Un ringraziamento a tutti i lavoratori che ci
consegnano un risultato storico e a tutti i compagni che hanno
contribuito al raggiungimento di questo risultato.
USB
USB
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