Ieri 4 novembre le lavoratrici e i lavoratori pulizie scuole statali hanno preso l'iniziativa di occupare il provveditorato di Taranto. Alle ore 9 hanno invaso tutti piani fin sopra ai tetti, decisi a rimanere fino a che le istituzioni non avessero dato risposte circa le decisioni sulla vertenza che vede la riduzione a meno di 1 ora al giorno di lavoro dal 1 dicembre con salari ridotti a 150 euro mensili .
Questo è la conseguenza degli osceni tagli del "decreto del fare" del governo Letta: tagliare i già miseri salari dei lavoratori pulizie, dunque scuole pubbliche sempre più sporche .e lavoratori sempre più poveri mentre sono stati dati alle scuole private 10 miliardi di euro negli ultimi dieci anni.
I lavoratori, decisi a rimanere a oltranza hanno atteso risposte che sono arrivate verso le 18.30 con l'arrivo della dirigente Anna Cammalleri che con una telefonata da Roma e stata informata di un ulteriore proroga dei contratti in essere al 31 Dicembre. Si tratta ancora una volta di una "toppa" per non prendere le decisioni dovute, sperando forse che a fine dicembre con le scuole schiuse e i lavoratori a casa, il governo non avrà tanti problemi per far passare i tagli. Ma si illude!
Il 7 a Bari è confermato un tavolo alla regione Puglia alle 15.30.
Anche lo Slai cobas per il sindacato di classe avrà l'incontro con l'ass. regionale al Lavoro.
Se i lavoratori non avranno assicurazioni di rientro dei tagli continueranno la lotta con occupazioni e scioperi la rivolta è giusta e necessaria.
Fiorella Masci rsa slai cobas per il sindacato di classe
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