L'inchiesta sull'Ilva ci lascia ancora senza vere e convincenti risposte su 2 questioni:
1- tutti gli esponenti politici nazionali, regionali e locali del centro destra sono legati a RIVA, lo hanno favorito e ne hanno ottenuto soldi e favori da Berlusconi alla Prestigiacomo, da Fitto a Franzoso e i loro factotum, eppure non c'è incriminazione per queste persone;
2- i sindacalisti fim-fiom-uilm dell'Ilva, sia nazionali che locali, sono uomini dell'azienda da distinguere in prezzolati e alleati, anche costoro non sono nell'inchiesta e nessuno sulla stampa dice una parola su questo.
Invece:
- ci sono nell'inchiesta per la morte dell'operaio Di Leo 3 delegati Rls fim-fiom-uilm su denuncia dello slai cobas per il sindacato di classe Taranto;
- così è nell'inchiesta NUOVA SIET - ILVA, targata slai cobas, che ha portato alla più alta condanna finora ricevuta da padron Riva - 4 anni -e figlio, e da due dirigenti ILVA, per "truffa ed estorsione"; un processo in cui i sindacalisti confederali PALOMBELLA e quelli fim e fiom risultano come testimoni a difesa dell'ILVA contro i lavoratori - 150 dei quali e lo slai cobas sono parte civile. Nessuno dei delegati fiom dell'epoca si schierano;
- i dirigenti sindacati confederali Palombella UILM e Fiusco FIOM querelano senza successo lo slai cobas
che ne aveva denunciato la collusione; il primo per tutti gli accordi aziendali - compreso quelli sulla sicurezza - e il secondo per la emarginazione di due delegati fiom Battista e Semeraro su indicazione dell'azienda - nessuno dei delegati della fiom dell'epoca, compresi quindi Ranieri, Rizzo e Battista si schierano;
- padron Riva denuncia e porta in processo la coordinatrice dello slai cobas per il sindacato di classe di Taranto, Margherita Calderazzi per "essere la mandante della scritta RIVA ASSASSINO", Emilio Riva partecipa direttamente al processo - l'unico in cui Riva si è presentato - ma la sua denuncia non passa e la coordinatrice viene assolta.
Nonostante la rilevante solidarietà operaia per l'occasione - nessun delegato fiom, compreso quindi Rizzo, Battista, Ranieri, si vede al processo o prende posizione pubblica;
- è l'esposto denuncia sull'accordo truffa cambio tuta - fatto dallo slai cobas per il sindacato di classe - che si estende ai sindacalisti confederali di cui si chiede l'incriminazione; oggi arrivano alla stessa posizione anche Usb e Liberi pensanti, anche se non sono inseriti tutt'ora nelle loro denuncie i segretari fim-fiom-uilm.
Nessun commento:
Posta un commento