venerdì 8 novembre 2013

il porto di taranto ora come ora è un porto in cui i lavori non partono mai e gli operai TCT sono in cassaintegrazione , il resto sono solo comunicati stampa

Porto Taranto in Corridoio
ScandinavoMediterraneo

BARI – Il porto di Taranto è stato scelto quale "nodo terminale del segmento terrestre/ferroviario del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo che parte da Helsinki per giungere fino a Malta e, contemporaneamente nodo marittimo di collegamento del corridoio con La Valletta".

Il presidente dell’Autorità portuale Sergio Prete in una nota fa presente che "l'inclusione nel Corridoio Scandinavo-Mediterraneo consentirà al porto di Taranto di potersi candidare al fine di beneficiare dei fondi che l'Unione europea metterà a disposizione della rete centrale nel periodo 2014-2020 e che si stima ammonteranno a circa 250 miliardi di Euro per i vari settori (ambiente, tecnologia, informazione, trasporti)".
Si prevede inoltre, aggiunge Prete, "che il meccanismo del Cef (Connecting Europe Facility) triplicherà gli investimenti destinati al solo settore dei trasporti e che quindi investirà circa 26 miliardi di euro nel periodo di programmazione di prossimo avvio".
Il presidente dell’Autorità portuale ricorda che nelle prime fasi della consultazione lo scalo ionico era stato escluso, ma grazie all’impegno dell’ente "si è quindi pervenuti al legittimo riconoscimento, da parte della Unione Europea, del ruolo del porto di Taranto, primo porto comunitario di rilevanza internazionale che le navi incontrano dopo aver attraversato il canale di Suez, già direttamente e agevolmente collegato, senza 'colli di bottiglià, con le regioni dell'Europa Centrale e Settentrionale".

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