Slai cobas Taranto
info 3475301704
La Questura non ci autorizza il
presidio sotto la Prefettura che avrebbe un senso preciso e ci sposta in
piazza della Vittoria - che è un'altra cosa.
Noi faremo lunedi 13
novembre a piazza della vittoria dalle ore 10 una presenza con striscione e
conferenza stampa ore 10-12 - perchè abbiamo molto da dire ai ministri
Orlando e Giovannini che abbiamo chiesto di incontrare.
Invitiamo tutte le
associazioni in piena autonomia se vogliono a usare piazza della vittoria
per la protesta contro i ministri.
Anche sul cosiddetto nuovo inutile
protocollo per la sicurezza sui posti di lavoro per Eni e Ilva che faranno
la fine di tutti i precedenti abbiamo da opporre le controproposte discusse
con centinaia di lavoratori Ilva e Eni dalla Rete nazionale per la sicurezza
e la salute sui posti di lavoro e il territorio - sede di Taranto
TA. 8.11.13
Al Ministro del Lavoro,
Giovannini
Al Ministro dell'Ambiente, Orlando
epc al Prefetto
di Taranto
OGGETTO: richiesta audizione per lunedì 11 novembre
Il
sottoscritto Palatrasio Ernesto, responsabile per Taranto della
Rete Nazionale per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro e sui
territori, chiede, in occasione della Vostra presenza nella nostra città,
lunedì 11
novembre c.a., di poter avere un breve incontro, allo scopo di
illustrare alcuni punti fondamentali sul fronte della sicurezza sul lavoro,
all'Ilva in particolare e di tutela dei cittadini, contenuti nella
piattaforma della Rete; nonchè di rappresentare delle proposte/richieste che
puntano a dare risposte in positivo all'intreccio nel territorio di
Taranto tra il problema sicurezza/salute e la grave situazione del
lavoro.
per
RETE NAZIONALE PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO E
SUI
TERRITORI - NODO DI TARANTO
Palatrasio Ernesto
per com. bastamortesullavoro@gmail.com -
T/F 0994792086 - 3471102638
Al Ministro del Lavoro, Prof. Enrico
Giovannini
via V. Veneto, 56 ROMA
OGGETTO - richiesta di
incontro
Sig. Ministro,
Lei è a conoscenza
dell'emergenza lavoro, nel Sud e aTaranto in particolare, che investe
centinaia di migliaia di disoccupati, precari, lavoratori che hanno perso il
lavoro, a cui si aggiungono lavoratori ultraprecari soprattutto negli
appalti pubblici che hanno occupazioni ridotte a pochi mesi, addirittura
settimane e con orari da vergogna anche di 45 minuti di lavoro al giorno (in
contrasto con ogni CCNL e con i principi dell'art. 36 della
Costituzione).
Noi, in particolare negli ultimi tre anni, siamo testimoni
del grande disagio che la mancanza di lavoro ha provocato per tante persone
e tante famiglie,noi come organizzazione sindacale di base abbiamo cercato
di
trasformare questo grande disagio in lotta organizzata e
collettiva.
Chiediamo
che al problema sempre più vasto delle
fabbriche in crisi (che spesso non sono affatto in crisi, ma chiudono per
cercare lidi più convenienti) non si risponda solo con ammortizzatori
sociali, ma con una RIDUZIONE DELL'ORARIO DI LAVORO A PARITA' DI SALARIO,
alternativa ai Contratti di solidarietà; in
questo caso l'intervento
dell'Inps potrebbe coprire non le ore di "solidarietà" bensì la riduzione
d'orario per mantenere il salario degli operai al 100%;
per i
disoccupati, in particolare al Sud, occorre un intervento legislativo che
porti subito all'occupazione di centinaia di migliaia di disoccupati - un
esempio che vogliamo ricordare è in questo senso la Legge n.285 del
1.6.1977. Ci sono settori di attività assolutamente necessari che devono creare occupazione. Parliamo di un PIANO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA 'PORTA A PORTA' all'interno della questione più generale del ciclo dei rifiuti, che coniughi lavoro-ambiente; insieme ad un piano di SOSTEGNO ALLE BONIFICHE
AMBIENTALI per farne una risorsa lavorativa, in città in cui essa assume anche un significato di risarcimento sociale, a fronte del pesante inquinamento che ha provocato e provoca tuttora tante vittime, malattie professionali, degrado territoriale (vedi Taranto);
chiediamo - come
accade nella maggiorparte dei paesi europei - nelle more di attività
lavorative, l'istituzione anche in Italia del SALARIO MINIMO GARANTITO per i
disoccupati e coloro che hanno una difficile ricollocazione lavorativa.
Questo potrebbe coniugarsi ad un piano di FORMAZIONE FINALIZZATA
AL LAVORO e
di LAVORI SOCIALMENTE UTILI;
chiediamo che negli appalti pubblici, da un
lato sia posto un LIMITE AL "MASSIMO RIBASSO", dall'altro si ponga nei
capitolati di appalto una CLAUSOLA SOCIALE che obblighi le ditte vincitrici
ad assumere dal bacino dei disoccupati della realtà in cui si svolgono i
lavori e al rispetto dei CCNL.
Per questo, come Slai cobas per il
sindacato di classe LE CHIEDIAMO UN INCONTRO
per SLAI COBAS per il sindacato di classe
Margherita
Calderazzi
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