il lavoro si conquista con la lotta autorganizzata
che blocchi posti di lavoro. strade e città
BARI
- Allarme sulle coperture finanziarie necessarie a garantire gli
ammortizzatori sociali in deroga in Puglia. Le cifre di questa che
potrebbe prefigurarsi come l’inizio di
una nuova - e più difficile
affrontare - emergenza lavoro sono emerse dall’audizione dell’assessore
regionale pugliese, Leo Caroli, nella sesta commissione del Consiglio
regionale. «Per finanziare gli ammortizzatori sociali in deroga - ha
raccontato Caroli - la Regione Puglia, fino a dicembre 2013, avrebbe
bisogno di circa 162 milioni di euro su un totale stimato per l’intero
anno di 297 milioni e 74mila euro».
La situazione è stata definita dallo stesso assessore «drammatica», dal momento che «le risorse stanziate dal governo nazionale per la Puglia (circa 135 milioni di euro) non riescono a far fronte alle esigenze del territorio. E questo nonostante la netta riduzione delle istanze per l’accesso alla mobilità e alla cassa in deroga (da 18mila del 2012 a 13 mila nel 2013), per effetto dell’introduzione, a febbraio, di criteri più restrittivi».
Nei primi quattro mesi dell’anno sono stati già utilizzati poco più di 120 milioni di euro, ma c'è da coprire il fabbisogno da maggio a dicembre. «Torneremo a far sentire la nostra voce – dichiara nella nota l’assessore – per segnalare al governo e al Parlamento la delicatezza della situazione e l’importanza di dare una risposta a coloro i quali sono stati più duramente colpiti dalla crisi».
Caroli ricorda inoltre che la Regione Puglia «ha predisposto due misure con l’obiettivo, da un lato di promuovere e favorire la ricollocazione nel mercato del lavoro attraverso percorsi di formazione, dall’altro di sostenere chi non percepisce più i benefici. Con il bando per il sostegno al reddito la Puglia ha stanziato dal bilancio autonomo 11 milioni di euro e in più ha avviato programmi - conclude l’assessore - per definire l’indice di occupabilità dei soggetti da reinserire nel mondo del lavoro e il libretto formativo del cittadino per la certificazione delle attività formative svolte».
La situazione è stata definita dallo stesso assessore «drammatica», dal momento che «le risorse stanziate dal governo nazionale per la Puglia (circa 135 milioni di euro) non riescono a far fronte alle esigenze del territorio. E questo nonostante la netta riduzione delle istanze per l’accesso alla mobilità e alla cassa in deroga (da 18mila del 2012 a 13 mila nel 2013), per effetto dell’introduzione, a febbraio, di criteri più restrittivi».
Nei primi quattro mesi dell’anno sono stati già utilizzati poco più di 120 milioni di euro, ma c'è da coprire il fabbisogno da maggio a dicembre. «Torneremo a far sentire la nostra voce – dichiara nella nota l’assessore – per segnalare al governo e al Parlamento la delicatezza della situazione e l’importanza di dare una risposta a coloro i quali sono stati più duramente colpiti dalla crisi».
Caroli ricorda inoltre che la Regione Puglia «ha predisposto due misure con l’obiettivo, da un lato di promuovere e favorire la ricollocazione nel mercato del lavoro attraverso percorsi di formazione, dall’altro di sostenere chi non percepisce più i benefici. Con il bando per il sostegno al reddito la Puglia ha stanziato dal bilancio autonomo 11 milioni di euro e in più ha avviato programmi - conclude l’assessore - per definire l’indice di occupabilità dei soggetti da reinserire nel mondo del lavoro e il libretto formativo del cittadino per la certificazione delle attività formative svolte».
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