lunedì 18 novembre 2013

Capriulo deve dire: non pagare la tassa sui rifiuti - raccolta differenziata porta a porta subito

Riportiamo, ancora una volta, un comunicato di denuncia del consigliere Capriulo.
Ma ora non bastano più le denunce! Ci si deve assumere la responsabilità di trarre le conseguenze pratiche per la popolazione di Taranto e sostenere apertamente lo Slai cobas per il sindacato di classe che da tempo dice di NON PAGARE la Tarsu, finchè il Comune non attua la raccolta differenziata. 
Anche per quanto riguarda il piano di raccolta differenziata, lo Slai cobas da tempo sta portando avanti precise richieste che sono una risposta al degrado della situazione esistente, all'emergenza ambiente/lavoro e in prospettiva possono essere una risorsa economica per Taranto; al contrario, non fare la raccolta differenziata, significa oltre le tasse far pagare nel 2014 alla gente anche le sanzioni penali. E IN TERMINI DI RIFIUTI/SALUTE ANCHE TARANTO PUO' FINIRE COME LA CAMPANIA!
Inoltre Capriulo è venuto a vedere come si lavora alla Pasquinelli, dove anche dai quartieri Lama e S. Vito arriva il multimateriale e non la differenziata; dopo quella visita pensavamo che facesse, e avremmo voluto, un intervento in consiglio comunale, con atti conseguenziali. 
Anche i consiglieri di Taranto più impegnati devono fare di più!!

TARANTO: TARIFFA RIFIUTI 2013, il Sindaco fa la sorpresa ai tarantini, con salassi,
incertezze ed incongruenze.


La Giunta Comunale, l’8 novembre scorso, ha deliberato le nuove tariffe Tarsu per l’anno
2013, disponendo un incremento generalizzato del 18% per tutti i circa 85.000 contribuenti
tarantini. Un salasso per i cittadini, le imprese, i commercianti ed i professionisti, che si troveranno
la busta del Sindaco, contenente i conto corrrente da pagare, sotto l’albero di Natale.
Alcuni esempi danno l’idea del “prelievo”, tenuto conto che per l’anno corrente è stato già
anticipato il 75% del 2012:
chi ha un’abitazione di 100 mq. pagherà in più circa 55 euro con un saldo da pagare, con
la cartella di fine d’anno, di oltre 132 euro; un ufficio di 100 mq. pagherà in più 232 euro con un saldo da versare di 556 euro;
la maggior parte dei negozi su 100 mq. pagheranno in più 215 euro con un saldo di 516 euro;
le attività artigianali, sempre ipotizzando 100 mq., pagheranno in più 265 euro con saldo di fine d’anno di 634 euro;
ristoranti e pizzerie, per 100 mq., pagheranno in più 362 euro con saldo di 867 euro;
andrà peggio ai bar ed alle caffetterie che, ogni 100 mq., pagheranno in più 333 euro con un saldo di fine d’anno di 796 euro.
le associazioni per 100 mq. pagheranno in più 127 euro con un saldo di 305 euro.
Come si può facilmente notare è un vero e proprio salasso di fine d’anno, frutto, a mio giudizio, della necessità di pagare le tante inefficienze azienda AMIU e dell’intera gestione del ciclo dei rifiuti, mai riformato nella nostra città, per responsabilità principale del modo personalistico ed inadeguato con cui il Sindaco ha gestito il tutto in questi anni. Non a caso il giorno prima la giunta ha varato una cura draconiana di tagli al bilancio comunale, per coprire le perdite dell’AMIU per circa 20 milioni di euro.
Nell’anno 2013 la città dovrà versare in più come tassa rifiuti, per pagare la voragine rappresentata dall’AMIU e dal conferimento in discarica, oltre 7 mln di euro. Questa è cattivissima amministrazione ed ha una resposabilità precisa nella persona del primo cittadino e dei suoi più stretti collaboratori.
Se ciò non bastasse c’è da aggiungere che, nella foga di coprire i buchi di bilancio prodotti dall’AMIU Spa, la delibera di aumento delle tariffe TARSU appare lacunosa ed in molte parti contraddittoria, quand’anche, a mio avviso, non legittima. Non si da con chiarezza conto del costo del contratto di servizio AMIU. Nulla si dice sui risparmi per la differenziata. Artatamente si esclude dal calcolo le addizionali del 13%, nonostante copiosa giurisprudenza della Corte dei Conti afferma che tale importo va considerato nel calcolo del costo di copertura, superando di fatto il 100% di copertura
(quindi in violazione della legge). Si opera un aumento del 18% a fronte di una scopertura dichiarata del 13.5 %. Non è chiaro se la maggiorazione dei 30 centesimi a mq., richiesta dallo stato per i servizi indivisibili, è già nella tariffa oppure è da aggiungere (particolare non da poco).
Insomma, questa delibera di giunta di aumento della Tarsu è un disastro sia dal punto di vista tributario, per i forti aumenti a carico dei contribuenti, e sia dal punto di vista amministrativo, per le numerose incongruenze della delibera e perchè scarica sui cittadini tutte le incapacità di gestione dell’amiu e del ciclo dei rifiuti.
Questo atto merita di essere bocciato.
Taranto, 16/11/2013.
Dante Capriulo, consigliere comunale di Taranto.

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