TARANTO
- E' stato operato agli arti inferiori e trasferito in sala
rianimazione il 20enne Andrea Incalza, l'operaio della ditta di pulizie
industriali Castiglia, dell'appalto Ilva, rimasto coinvolto oggi in un
grave incidente avvenuto all'interno dello stabilimento di Taranto. Il
giovane era alla guida di un carrello meccanico semovente lungo la
strada interna che conduce verso l'area prospiciente il mare, quando il
mezzo si è ribaltato e l'operaio è stato trascinato per alcuni metri.
Il quadro clinico, fanno sapere fonti dell'Azienda sanitaria locale di
Taranto, è ''complesso ma stazionario''.
L'operaio, a quanto si è appreso, è stato travolto dal carrello
elevatore mentre si recava ad uno dei reparti nel quale è impegnata la
ditta dell'indotto di cui è dipendente. L'incidente è avvenuto nell'area
compresa tra i Magazzini generali e la portineria C, dalla quale
passano i mezzi pesanti. L'area è stata transennata e sono intervenuti
funzionari dello Spesal (Servizio di prevenzione e sicurezza negli
ambienti di lavoro) dell'Asl per accertare l'esatta dinamica
dell'accaduto.
In seguito al grave infortunio sul lavoro avvenuto oggi all'Ilva che ha
visto coinvolto un giovane operaio di una ditta dell'indotto, le
segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm e dell'Usb hanno proclamato
per domani lo sciopero per le ultime 4 ore del primo e secondo turno e
dei 'normalist'. ''Fatte salve le premesse di un immediato
accertamento da parte degli organi competenti intervenuti sul luogo -
scrivono i sindacati in una nota - si ripropone la grave problematica
della sicurezza nell'appalto''.
Comunicato slai cobas per il sindacato di classe
Oggi all'Ilva il rischio salute e vita è maggiore di prima, frutto
anche di una situazione interna all'insegna della provvisorietà, e
all'ombra degli "lavori per l'Aia" che giustificherebbero un clima di
interventi fatti senza andare troppo per il sottile sul fronte
pianificazione/controlli sicurezza.
A questo si unisce, sulla base
di un accordo Bondi-OO.SS del 14 gennaio scorso, una procedura da
seguire per Rls e interventi a fronte di pericoli, che diventa in realtà
un "catenaccio" per gli operai e per gli stessi Rls;
a questo si
aggiunge l'atteggiamento degli organi ispettivi che mettono davanti la
burocrazia legislativa e procedurale invece di essere immediatamente
presenti in una situazione all'Ilva di costante emergenza pericolo.
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