giovedì 6 febbraio 2014

ilva un giovane operaio a rischio gambe - uno sciopero necessario ma nettamente insufficiente da parte dei 4 sindacati FIM-FIOM-UILM-USB - le cose stanno come diciamo noi e la lotta su questo tema deve cambiare!


Ilva, in Rianimazione l'operaio ferito
E' stato operato alle gambe-



   

TARANTO - E' stato operato agli arti inferiori e trasferito in sala rianimazione il 20enne Andrea Incalza, l'operaio della ditta di pulizie industriali Castiglia, dell'appalto Ilva, rimasto coinvolto oggi in un grave incidente avvenuto all'interno dello stabilimento di Taranto. Il giovane era alla guida di un carrello meccanico semovente lungo la strada interna che conduce verso l'area prospiciente il mare, quando il mezzo si è ribaltato e l'operaio è stato trascinato per alcuni metri. Il quadro clinico, fanno sapere fonti dell'Azienda sanitaria locale di Taranto, è ''complesso ma stazionario''.

L'operaio, a quanto si è appreso, è stato travolto dal carrello elevatore mentre si recava ad uno dei reparti nel quale è impegnata la ditta dell'indotto di cui è dipendente. L'incidente è avvenuto nell'area compresa tra i Magazzini generali e la portineria C, dalla quale passano i mezzi pesanti. L'area è stata transennata e sono intervenuti funzionari dello Spesal (Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) dell'Asl per accertare l'esatta dinamica dell'accaduto.

In seguito al grave infortunio sul lavoro avvenuto oggi all'Ilva che ha visto coinvolto un giovane operaio di una ditta dell'indotto, le segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm e dell'Usb hanno proclamato per domani lo sciopero per le ultime 4 ore del primo e secondo turno e dei 'normalist'. ''Fatte salve le premesse di un immediato accertamento da parte degli organi competenti intervenuti sul luogo - scrivono i sindacati in una nota - si ripropone la grave problematica della sicurezza nell'appalto''.

Comunicato slai cobas per il sindacato di classe

Oggi all'Ilva il rischio salute e vita è maggiore di prima, frutto anche di una situazione interna all'insegna della provvisorietà, e all'ombra degli "lavori per l'Aia" che giustificherebbero un clima di interventi fatti senza andare troppo per il sottile sul fronte pianificazione/controlli sicurezza.
A questo si unisce, sulla base di un accordo Bondi-OO.SS del 14 gennaio scorso, una procedura da seguire per Rls e interventi a fronte di pericoli, che diventa in realtà un "catenaccio" per gli operai e per gli stessi Rls;
a questo si aggiunge l'atteggiamento degli organi ispettivi che mettono davanti la burocrazia legislativa e procedurale invece di essere immediatamente presenti in una situazione all'Ilva di costante emergenza pericolo.

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