Riceviamo in questo momento da operai dell'Ilva la notizia che un operaio di una ditta si è frantumato le gambe. Stava lavorando nella zona, chiamata "bilico", dove vanno a pesare.
Pare che si sia ribaltato una semovente - un sollevatore con le forche - e che l'abbia avuto addosso. Questi sollevatori, dicono gli operai, sono vecchi e mancano anche di sportelli.
Stiamo cercando di avere maggiori notizie.
Ma, lo ripetiamo, oggi all'Ilva il rischio salute e vita è maggiore di prima, frutto anche di una situazione interna all'insegna della provvisorietà, e all'ombra degli "lavori per l'Aia" che giustificherebbero un clima di interventi fatti senza andare troppo per il sottile sul fronte pianificazione/controlli sicurezza.
A questo si unisce, sulla base di un accordo Bondi-OO.SS del 14 gennaio scorso, una procedura da seguire per Rls e interventi a fronte di pericoli, che diventa in realtà un "catenaccio" per gli operai e per gli stessi Rls;
a questo si aggiunge l'atteggiamento degli organi ispettivi che mettono davanti la burocrazia legislativa e procedurale invece di essere immediatamente presenti in una situazione all'Ilva di costante emergenza pericolo.
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