(dal comunicato di Officine tarantine) - Questa
mattina (ieri) ci siamo recati presso palazzo LATAGLIATA perché chiamati al
confronto dai capigruppo del Consiglio Comunale, per fare il punto sulla
situazione Baraccamenti Cattolica.
Il presidente del Consiglio Comunale Piero Bitetti ha ribadito la posizione del Comune su vari punti:
-
A fronte della carta di inagibilità prodotta dal Genio Militare, ha ribadito l'impossibilità di rimanere all'interno dei Baraccamenti Cattolica per questioni di sicurezza e incolumità. A fronte della nostra richiesta di inviare tecnici del Comune che accertino l'effettiva inagibilità dei luoghi, il presidente Bitetti ha dichiarato che il Comune non è tenuto a svolgere ulteriori verifiche sullo stato degli edifici. Restano le nostre perplessità in merito, visto che durante l'OPEN-DAY indetto dal Comune la scorsa primavera fu consentito l'ingresso alle aree demaniali a decine di cittadini.
DOMANDA: se il Comune stesso ha consentito l'accesso alle aree demaniali, perché il problema si pone solo oggi?
-
Il Comune è rimasto fermo nel difendere il principio della legalità in questa città, giudicando abusiva l'occupazione da parte delle Officine Tarantine. Premettendo il fatto che noi non vogliamo sostituirci a chi ha le competenze politiche per gestire questi principi, ci sembra quantomeno fuori luogo, a fronte di situazioni di illegalità diffusa in questa città, giudicare proprio ciò che hanno fatto le Officine Tarantine illegale.Per l'ennesima volta ci troviamo costretti a ribadire di non paragonare questa Riappropriazione ad un occupazione politica o alle occupazione delle case, che non sono meno meritorie, ma che hanno tutt'altra finalità, le Officine Tarantine infatti sono nate come spazio sociale aperto a tutti, senza alcuna distinzione, con l'obiettivo di restituire alla città tutti quei luoghi che per anni sono stati sì occupati da altri, ma mai aperti al pubblico.
-
Infine ci teniamo a chiarire che a tutt'oggi non è in programma alcun incontro con il Prefetto e probabilmente per un'errata comunicazione in questi giorni cosi concitati è stata diffusa un informazione non corretta.
Nessun commento:
Posta un commento