Al centro della manifestazione di stamattina 'giù le mani da Officine Tarantine", la determinazione ad andare avanti, perchè non dobbiamo permettere che "uccidano" il nostro futuro, la denuncia di un Comune assente a fronte di una città che invece riprende a lottare.
I tanti interventi dei ragazzi alla fine del corteo in piazza della Vittoria hanno ribadito che lo spazio di Officine Tarantine non è solo di chi lo ha occupato ma di tutti i giovani, di tutti coloro che non ci stanno a rassegnarsi.
Ancora, è stato denunciato da Officine Tarantine, l'amministrazione comunale risponde con il silenzio agli inviti dei giovani a incontrarsi, e si fa sentire solo attraverso freddi comunicati stampa per ribadire che "lo sgombero è solo rinviato".
Ma se il Comune proverà di nuovo a sgomberare, si troverà davanti la resistenza dei ragazzi e ragazze e con loro la solidarietà di tanta gente, come è stato in questa settimana.
E questa mattina una folta delegazione di disoccupate e disoccupati organizzati e di operai della Pasquinelli dello Slai cobas per il sindacato di classe, l'hanno portata concretamente la solidarietà, partecipando al corteo e intervendo in piazza: la lotta per il lavoro e contro la repressione è una sola; via i ladri del nostro futuro; chiediamo lavoro, diritti e ci danno polizia, è questa la loro democrazia, loro pensano di reprimere le lotte, ma non fanno altro che moltiplicare le lotte, lotte che ora è sempre più necessario unire.
Per questo l'intervento in piazza si è concluso con l'invito a venire alla manifestazione che i Disoccupati Organizzati e i lavoratori precari faranno giovedì prossimo, con appuntamento alle ore 9 in piazza Castello.
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