Ilva. Rappa e Venturi (Fiom):
«Dall'incontro di ieri incertezza e preoccupazione. Indispensabile il
coinvolgimento del Governo. La Fiom pronta alla mobilitazione»
Rosario Rappa, segretario
nazionale Fiom-Cgil responsabile per la siderurgia, e Gianni Venturi,
coordinatore nazionale siderurgia della stessa Fiom-Cgil, hanno rilasciato oggi
la seguente dichiarazione congiunta.
«Si è tenuto ieri presso la sede di
Federmeccanica, a Roma, il primo incontro tra il Coordinamento nazionale Fim,
Fiom, Uilm e la Direzione aziendale del Gruppo Ilva. Il quadro che è stato
presentato dall’azienda è particolarmente incerto e preoccupante.»
«Non sono stati forniti i dati
definitivi del 2013, ma tutto lascia pensare che la prevista ripresa produttiva
e finanziaria di fine anno non ci sia stata e che, di fatto, tutto sia stato
rinviato alla presentazione del piano industriale, a valle di quello ambientale
che deve essere presentato entro il 28 febbraio 2014.»
«Incertezza anche sulle modalità di
finanziamento, su come reperire i circa 3 miliardi necessari a sostenere un
intervento di ambientalizzazione, di innovazione di processo e di prodotto,
nonché di manutenzione degli impianti di Taranto.»
«È ragionevole prevedere che
l’indispensabile processo di riallineamento tra piano ambientale, piano
industriale e modalità di finanziamento avvenga attorno alla metà del mese di
marzo.»
«In ragione di ciò, per la
Fiom-Cgil è inaccettabile la volontà dichiarata dall’azienda di chiudere il sito
di Torino nel 2015 e di avviare la procedura di mobilità da giugno 2014 per i
lavoratori dello stabilimento di Patrica.»
«Né appaiono sufficienti le
disponibilità dichiarate al rilancio della produzione di banda stagnata e
l’implementazione di un nuovo “slitter” a scongiurare possibili esuberi nello
stabilimento di Genova.»
«Le prospettive industriali e
occupazionali del Gruppo Ilva sono la premessa e la cornice che il Commissario
straordinario e la Direzione aziendale debbono essere in grado di fornire: non è
infatti accettabile procedere in assenza di questi riferimenti.»
«Per questo la Fiom ritiene
indispensabile aprire un confronto che coinvolga anche il Governo, ricorrendo,
se necessario, a tutte le forme di mobilitazione e di pressione disponibili.»
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 6 febbraio 2014
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