venerdì 7 febbraio 2014

Lo scandalo Arif puglia - assunzioni clientelari e forestali senza stabilizzazzione - verso una manifestazione regionale

Regione, scoppia la bufera su 1300 forestali
“Uno scandalo” e l’assessore blocca tutto

Il Pdl all’attacco dell’esecutivo pugliese per l’agenzia che ha assorbito numerosi lavoratori privati. Una società interinale di Bari ha il compito di reclutare personale da inserire in un elenco dal quale attingere

di PIERO RICCI


Il più diretto è stato Francesco Damone, (Puglia prima di tutto): "È uno stipendificio". Il più velenoso Rocco Palese (Pdl): "Come può avere 1300 dipendenti l'agenzia di una Regione che ne di dipendenti ne ha poco più del doppio?". Ma il più insidioso, a sorpresa, è stato l'assessore alle risorse agricole, Dario Stefano, alla sua prima uscita come neo titolare della delega alle foreste: "Nessuno stipendificio, abbiamo bloccato tutto".

Scoppia l'ennesimo putiferio sull'Arif, l'agenzia regionale degli irrigui e forestali, che ha internalizzato la galassia di precari ed ex lsu che gravitavano fino a un paio di anni tra gli stagionali assunti per le attività antincendio. A libro paga c'è anche la pattuglia di ex lsu assorbiti dalla Sma, la società del gruppo Intini che ha lasciato il settore per esaurimento di commesse pubbliche regionali. A scatenare l'unico incendio che nessuno dei dipendenti Arif potrà spegnere, una delibera del direttore generale, Giuseppe Taurino che il 2 maggio scorso ha affidato a una società interinale di Bari il compito di reclutare personale da inserire in un elenco da cui attingere all'occorrenza nel corso della stagione antincendio che sta per cominciare. "Come se i 1300 addetti che paga mensilmente non siano in grado di farlo", sbottano nell'opposizione di centrodestra, i consiglieri foggiani che lamentano lo stato d'abbandono in cui versa la Foresta Umbra: "Alcuni di loro dicono di non avere né attrezzi
né divise per lavorare". Eppure la Regione ha trasferito più di 30 milioni di euro che, secondo il bilancio approvato con riserva dalla giunta, per il 70 per cento finisce nelle buste paga dei dipendenti.

Dall'Arif, il direttore generale Taurino, ex consigliere regionale del Pd che ha mancato la rielezione nel 2010, abbozza una difesa: "Attacchi privi di fondamento. Il progetto dei 32 assunti si è concluso e l'Agenzia non l'ha rinnovato. Né sono previste nuove assunzioni, se prima non verrà sciolto il nodo dei lavoratori ex Sma per i quali si è deciso di utilizzare la clausola sociale. Null'altro è stato fatto". Il Pd difende il suo manager con Antonio Decaro e Antonio Maniglio: "Il Pdl solleva polveroni inutili e non ricorda le decisioni assunte in prima commissione dal direttore generale dell'Agenzia, la cui audizione rassicurò i consiglieri regionali sia sulle scelte dei consulenti sia sull'utilizzo dei contratti interinali".

Ma sulla polemica e sul management dell'Arif pesa come un macigno quel che afferma l'assessore Stefano: "Le agenzie servono, è condivisibile una puntuale azione di vigilanza e controllo, le scelte gestionali invece ricadono nella responsabilità di chi le assume, tanto più se esse si dovessero discostare dagli indirizzi dati". E quella delibera sembra discostarsene perché l'assessore spiega al centrodestra che "già il 15 maggio il collegio sindacale ha osservato la delibera, invitando il direttore generale a sospenderne gli effetti". "Siamo aperti al confronto e dunque accogliamo con favore  -  conclude Stefàno  -  le eventuali proposte del Consiglio regionale , anche ad iniziativa della minoranza, con l'obiettivo di migliorare la legge istitutiva dell'Agenzia e quindi calibrare meglio le azioni di controllo al fine di efficientarne e ottimizzarne i servizi e la spesa". "Abbiamo fatto centro", ribadisce Palese che, forse, non immaginava tanta fortuna per la proposta di legge presentata ieri, insieme a Damone e al capogruppo del Movimento Schittulli Davide Bellomo, in una corsa contro il tempo prima con la giunta Vendola che da un paio di settimane non riesce ad approvare il testo preparato dall'assessore al bilancio Michele Pelillo. La proposta di legge last minute dell'opposizione prevede un solo articolo per vietare alle agenzie regionali e agli Iacp di assumere personale e affidare consulenze, se non dopo che la giunta regionale ne ha autorizzato la spesa.
 
(17 maggio 2012) © Riprod

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