ROMA
– “Il Piano ambientale è pronto”, serve il via libera della presidenza
del Consiglio “con un Dpcm”. Lo afferma il subcommissario all’Ilva Edo
Ronchi a proposito del grande siderurgico tarantino, parlando a margine
della presentazione del rapporto sulla Green economy 2013. “Domani –
aggiunge Ronchi – ci sarà un incontro con il ministro dell’Ambiente Gian
Luca Galletti” per fare il punto della situazione. I ministeri
interessati sono diversi, tra questi sicuramente Ambiente, Salute,
Sviluppo economico.
Il subcommissario Ronchi, soltanto pochi giorni fa, aveva fatto presente come il vero nodo da sciogliere fosse quello delle “risorse”, definito un “punto cruciale”. Per la riqualificazione ambientale – aveva detto - “prevediamo che ci vogliano 3 miliardi in 2 anni e mezzo”. Un stima, quella dei 3 miliardi, che includono “l'Autorizzazione integrata ambientale (Aia), l’innovazione tecnologica e la manutenzione”.
Per far tutto Ronchi aveva detto di ritenere “utili” le norme contenute nei decreti, in particolare quelle che 'sbloccanò i cantieri ed accelerano alcune procedure per portare avanti l’adeguamento. Il commissario dell’impianto siderurgico, Enrico Bondi, intanto dovrà poi presentare il Piano industriale, in cui saranno contemplate anche le dinamiche occupazionali del gruppo e gli obiettivi futuri dell’azienda. Bondi e Ronchi sono stati nominati grazie al decreto legge con cui il precedente governo, ad inzio agosto dell’anno scorso, ha deciso di commissariare l'Ilva. Successivamente un ultimo decreto legge, varato a dicembre dal consiglio dei ministri e diventato legge a febbraio, dispone alcune norme che semplificano le procedure. Tra le altre cose è prevista anche l’aumento di capitale dietro cessione di azioni per reperire risorse da destinare all’applicazione dell’Aia. Decise anche norme per una maggiore tutela sanitaria (con screening gratuiti per i residenti di Taranto e Statte).
Il subcommissario Ronchi, soltanto pochi giorni fa, aveva fatto presente come il vero nodo da sciogliere fosse quello delle “risorse”, definito un “punto cruciale”. Per la riqualificazione ambientale – aveva detto - “prevediamo che ci vogliano 3 miliardi in 2 anni e mezzo”. Un stima, quella dei 3 miliardi, che includono “l'Autorizzazione integrata ambientale (Aia), l’innovazione tecnologica e la manutenzione”.
Per far tutto Ronchi aveva detto di ritenere “utili” le norme contenute nei decreti, in particolare quelle che 'sbloccanò i cantieri ed accelerano alcune procedure per portare avanti l’adeguamento. Il commissario dell’impianto siderurgico, Enrico Bondi, intanto dovrà poi presentare il Piano industriale, in cui saranno contemplate anche le dinamiche occupazionali del gruppo e gli obiettivi futuri dell’azienda. Bondi e Ronchi sono stati nominati grazie al decreto legge con cui il precedente governo, ad inzio agosto dell’anno scorso, ha deciso di commissariare l'Ilva. Successivamente un ultimo decreto legge, varato a dicembre dal consiglio dei ministri e diventato legge a febbraio, dispone alcune norme che semplificano le procedure. Tra le altre cose è prevista anche l’aumento di capitale dietro cessione di azioni per reperire risorse da destinare all’applicazione dell’Aia. Decise anche norme per una maggiore tutela sanitaria (con screening gratuiti per i residenti di Taranto e Statte).
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