giovedì 6 febbraio 2014

ecco come le istituzioni a taranto intervengono nella sanità

«Non ci sono più soldi»
Stop al servizio oncologico a Taranto

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di Tiziana FABBIANO
TARANTO - Oltre al danno, la beffa. Per molti malati, pazienti afflitti dal cancro, il trasporto all’ospedale “San Giuseppe Moscati” è un peso che non possono sopportare. E così fino ad oggi ad accompagnarli nella struttura sanitaria ci pensavano degli addetti dell’Asl. Da casa al presidio e dopo la chemio o radioterapia di nuovo al proprio domicilio. Anche questo è un viaggio della speranza. E di speranza ce n’è sempre meno visto che, finite le risorse, il servizio da oggi è sospeso. Lo conferma il direttore generale dell’Asl Taranto, Fabrizio Scattaglia: «Abbiamo utilizzato tutti i fondi a nostra disposizione», dice il manager della sanità tarantina. «Da oggi quindi è confermata la sospensione», continua poi. Già spesi i 650 mila euro che erano stati messi a budget dalla task force.
Non c’è possibilità di nuovi fondi, almeno al momento, salvo che la Regione fornisca una via d’uscita nelle prossime. E aumenti le risorse destinate a questo capitolo.

A pagare sono gli utenti
che da anni vivono sulla loro pelle un trasporto a singhiozzo, interrotto e poi ripreso, poi di nuovo ripreso anche sull’onda d’urto delle proteste. Mobilitazione che non è mancata neppure questa volta. Nei giorni scorsi sono stati i lavoratori del servizio, autisti e accompagnatori, a chiedere di continuare a lavorare. Presidio anche davanti alla prefettura dove sono stati ricevuti dal viceprefetto, Mimma Distani. Da palazzo del Governo è poi partita una richiesta di informazioni rivolta sia all’Asl che alla giunta regionale, un contatto avviato per capire se e quando il servizio potrà riprendere. Mentre procede l’interessamento della prefettura sulla vicenda, che è anche una vertenza di lavoro, il personale ha deciso che oggi si presenterà comunque ai distretti Asl di appartenenza. «I pazienti li accompagniamo comunque, anche gratis» hanno sussurrato gli ormai “ex” dipendenti. Trentacinque gli operatori alla guida dei mezzi dell’Asl, cui si aggiungono i nove operatori sociosanitari. Difficile però che, nonostante la buona volontà, sia consentito loro di farlo davvero.

Del caso è stata comunque interessata la Regione Puglia,
attraverso appunto il contatto avviato dalla prefettura di Taranto. È possibile quindi che nelle prossime ore sia convocato un incontro con le parti in causa e una delegazione dei lavoratori a termine. Al problema occupazionale, in questa vicenda, si somma quello sociale e sanitario. Aspetto sul quale si è soffermato ieri anche il co-portavoce nazionale dei Verdi e consigliere comunale di Taranto Angelo Bonelli: «Apprendo che dalla giornata di domani (oggi per chi legge, Ndr) verrà sospeso il servizio di trasporto per i malati oncologici che devono usufruire delle terapie. È una violenza alla dignità dei malati oncologici», sottolinea in una nota. «Mancano 650mila euro - osserva Bonelli - e si interrompe il servizio. Ecco le politiche di adozione della città di Taranto. Si abbandonano malati che lottano per la vita e che devono fare le terapie. Non ci sono parole - conclude - per commentare una simile vergogna. Chiedo che il servizio venga subito ripristinato».

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