TARANTO
- Oltre al danno, la beffa. Per molti malati, pazienti afflitti dal
cancro, il trasporto all’ospedale “San Giuseppe Moscati” è un peso che
non possono sopportare. E così fino ad oggi ad accompagnarli nella
struttura sanitaria ci pensavano degli addetti dell’Asl. Da casa al
presidio e dopo la chemio o radioterapia di nuovo al proprio domicilio.
Anche questo è un viaggio della speranza. E di speranza ce n’è sempre
meno visto che, finite le risorse, il servizio da oggi è sospeso. Lo
conferma il direttore generale dell’Asl Taranto, Fabrizio Scattaglia:
«Abbiamo utilizzato tutti i fondi a nostra disposizione», dice il
manager della sanità tarantina. «Da oggi quindi è confermata la
sospensione», continua poi. Già spesi i 650 mila euro che erano stati
messi a budget dalla task force.
Non c’è possibilità di nuovi fondi, almeno al momento, salvo che la
Regione fornisca una via d’uscita nelle prossime. E aumenti le risorse
destinate a questo capitolo.
A pagare sono gli utenti che da anni vivono sulla loro pelle un
trasporto a singhiozzo, interrotto e poi ripreso, poi di nuovo ripreso
anche sull’onda d’urto delle proteste. Mobilitazione che non è mancata
neppure questa volta. Nei giorni scorsi sono stati i lavoratori del
servizio, autisti e accompagnatori, a chiedere di continuare a lavorare.
Presidio anche davanti alla prefettura dove sono stati ricevuti dal
viceprefetto, Mimma Distani. Da palazzo del Governo è poi partita una
richiesta di informazioni rivolta sia all’Asl che alla giunta regionale,
un contatto avviato per capire se e quando il servizio potrà
riprendere. Mentre procede l’interessamento della prefettura sulla
vicenda, che è anche una vertenza di lavoro, il personale ha deciso che
oggi si presenterà comunque ai distretti Asl di appartenenza. «I
pazienti li accompagniamo comunque, anche gratis» hanno sussurrato gli
ormai “ex” dipendenti. Trentacinque gli operatori alla guida dei mezzi
dell’Asl, cui si aggiungono i nove operatori sociosanitari. Difficile
però che, nonostante la buona volontà, sia consentito loro di farlo
davvero.
Del caso è stata comunque interessata la Regione Puglia, attraverso
appunto il contatto avviato dalla prefettura di Taranto. È possibile
quindi che nelle prossime ore sia convocato un incontro con le parti in
causa e una delegazione dei lavoratori a termine. Al problema
occupazionale, in questa vicenda, si somma quello sociale e sanitario.
Aspetto sul quale si è soffermato ieri anche il co-portavoce nazionale
dei Verdi e consigliere comunale di Taranto Angelo Bonelli: «Apprendo
che dalla giornata di domani (oggi per chi legge, Ndr) verrà sospeso il
servizio di trasporto per i malati oncologici che devono usufruire delle
terapie. È una violenza alla dignità dei malati oncologici», sottolinea
in una nota. «Mancano 650mila euro - osserva Bonelli - e si interrompe
il servizio. Ecco le politiche di adozione della città di Taranto. Si
abbandonano malati che lottano per la vita e che devono fare le terapie.
Non ci sono parole - conclude - per commentare una simile vergogna.
Chiedo che il servizio venga subito ripristinato».
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