giovedì 6 febbraio 2014

alla Auchan fascismo padronale.. ma il padrone finora ha contato sul collaborazionismo dei sindacati confederali, solo che al padrone se gli dai il dito si prende tutta la mano!

Auchan, scontro sindacale
«I festivi come ordinari
o firmate o vi trasferisco»

di PAMELA GIUFRÈ
TARANTO - Un esposto alla Procura della Repubblica contro il centro commerciale Auchan. Lo hanno inoltrato i segretari di Filcams- Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs- Uil, Giovanni D’Arcangelo, Antonio Arcadio e Sergio Notorio, per contestare l’atteggiamento antisindacale adottato dalla multinazionale francese nei confronti dei dipendenti della struttura e dei loro rappresentanti sindacali. Al procuratore è stato anche chiesto un confronto per approfondire punto per punto la vertenza sindacale in corso da luglio scorso, in merito alla quale i segretari delle tre organizzazioni hanno anche informato Giocondo Lippolis, dirigente della Direzione provinciale del lavoro di Taranto.

I nuovi sviluppi sul fronte del caso Auchan sono stati annunciati ieri da D’Arcangelo, Arcadio e Notorio in una conferenza stampa nella sede della Cisl. «Dopo aver preso atto della definitiva rottura delle relazioni sindacali con Auchan Taranto - spiega Arcadio -, il 27 gennaio abbiamo inviato una denuncia formale alla Procura. L’esposto parte dall’atteggiamento arrogante dell’azienda che prima ha disdetto gli accordi integrativi stabiliti nei contratti dei cosiddetti lavoratori storici dell’ipermercato, e poi, in assenza di un accordo sindacale, ha iniziato a far recapitare lettere di trasferimento ai lavoratori non intenzionati a firmare le condizioni imposte dalla direzione, ovvero lavorare anche di domenica come se fosse un’ordinaria giornata della settimana».

Due punti che i sindacalisti sottopongono al procuratore Sebastio attraverso la loro denuncia. Il primo riguarda quella che i sindacatio definiscono l’ille gittima coercizione della firma da parte di Auchan. «L’azienda sta costringendo i lavoratori ad accettare le domeniche - sottolinea il segretario della Fisascat - con la minaccia del trasferimento».
Il secondo punto attiene invece alla legittimità di borse lavoro, ovvero tirocini formativi e stage retribuiti dallo Stato, ai quali l’azienda continuerebbe a ricorrere pur avendo dichiarato di essere in esubero. «Anche se non sono stati quantificati i lavoratori di troppo - precisa Arcadio - la direzione di Auchan ha comunque formalizzato di essere in crisi, giustificando per questo il trasferimento di chi non firma accettando di lavorare la domenica. Ci sembra un’anomalia. Come fa, infatti, un’azienda in difficoltà a continuare a ricorrere a questo genere di incentivi statali?»

Per la Fisascat-Cisl, l’esposto trova fondamento anche nel trasferimento di Michele Romito, uno dei due delegati cislini all’interno di Auchan: «Anche su questo abbiamo già dato mandato agli avvocati per adire le vie legali, come previsto dall’ar ticolo 28 del contratto collettivo nazionale di lavoro, per condotta aziendale antisindacale. Non è infatti possibile trasferire un esponente sindacale senza prima aver sentito l’organizzazione di appartenenza ». «Chiediamo un nuovo incontro ad Auchan - aggiunge Notorio - per chiarire sia gli aspetti legati alle turnazioni che quelli relativi agli orari e ai giorni di servizio assegnati ai lavoratori». Finora la trattativa non è ripresa perché l’azienda ha preteso la rielezione degli rsa, i cui mandati erano scaduti. Ma anche ora che i sindacalisti hanno rieletto i loro delegati in Auchan, il dubbio che il confronto possa non riprendere è lecito, considerando che proprio uno dei quattro rappresentanti è stato trasferito.

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