“Alcune zone periferiche della città di Taranto sono ancora prive di servizi primari. A San Vito, Lama e Talsano, in particolare, in molte zone non c’è rete idrica e fognante. Manca insomma l’acqua, come si dice in gergo popolare. A questa fetta di città che conta quasi cinquantamila abitanti noi amministratori pubblici dobbiamo dare una risposta credibile e soprattutto definitiva.
Soprattutto deve darla l’Acquedotto Pugliese che si segnala, in questo caso, per gravi responsabilità. L’AQP, infatti, dispone di una dotazione finanziaria di circa cinque milioni di euro per realizzare, e in alcuni casi completare, la rete idrica.
Sono soldi pubblici evidentemente da spendere al servizio della comunità. E quale migliore obiettivo potremmo sperare di conseguire se non quello di garantire ai nostri concittadini quei servizi pubblici essenziali dei quali sono privi?
Mi risulta in tal senso un colpevole ritardo della macchina amministrativa che dovrebbe gestire questo tipo di opere. E mi riferisco, appunto, all’Acquedotto Pugliese che, di fatto, rinvia l’esecuzione di opere attese da decenni. E che non fa molto, d’altra parte, per occuparsi della manutenzione straordinaria dei suoi impianti.
Cito, per fare un solo esempio, la situazione in cui versano alcuni tronchi idrici di viale Magna Grecia a Taranto che puntualmente, ad ogni rifacimento del manto stradale, rivelano falle e criticità.
Invito perciò i consiglieri regionali tarantini ad interessarsi di questa vicenda. Essi sono il nostro punto di riferimento a livello regionale e pertanto possono svolgere un ruolo importante per sbloccare la situazione.
Particolare invito rivolgo all’assessore regionale Gianni Liviano, anch’egli tarantino, espressione di questo territorio nella giunta regionale presieduta da Michele Emiliano. A tutti loro esprimo la mia massima disponibilità a collaborare affinché si faccia chiarezza. Ai tarantini che vivono senza l’acqua potabile dobbiamo una risposta. Ulteriori ritardi sono inammissibili”.
Sin qui la nota del presidente del Consiglio comunale di Taranto e consigliere provinciale Bitetti. Nel recente passato, anche il vicesindaco ed assessore ai lavori pubblici del Comune, Lucio Lonoce, aveva stigmatizzato l’atteggiamento di Aqp per quanto riguarda le condizioni delle strade durante e soprattutto dopo i lavori effettuati dall’Acquedotto.
Soprattutto deve darla l’Acquedotto Pugliese che si segnala, in questo caso, per gravi responsabilità. L’AQP, infatti, dispone di una dotazione finanziaria di circa cinque milioni di euro per realizzare, e in alcuni casi completare, la rete idrica.
Sono soldi pubblici evidentemente da spendere al servizio della comunità. E quale migliore obiettivo potremmo sperare di conseguire se non quello di garantire ai nostri concittadini quei servizi pubblici essenziali dei quali sono privi?
Mi risulta in tal senso un colpevole ritardo della macchina amministrativa che dovrebbe gestire questo tipo di opere. E mi riferisco, appunto, all’Acquedotto Pugliese che, di fatto, rinvia l’esecuzione di opere attese da decenni. E che non fa molto, d’altra parte, per occuparsi della manutenzione straordinaria dei suoi impianti.
Cito, per fare un solo esempio, la situazione in cui versano alcuni tronchi idrici di viale Magna Grecia a Taranto che puntualmente, ad ogni rifacimento del manto stradale, rivelano falle e criticità.
Invito perciò i consiglieri regionali tarantini ad interessarsi di questa vicenda. Essi sono il nostro punto di riferimento a livello regionale e pertanto possono svolgere un ruolo importante per sbloccare la situazione.
Particolare invito rivolgo all’assessore regionale Gianni Liviano, anch’egli tarantino, espressione di questo territorio nella giunta regionale presieduta da Michele Emiliano. A tutti loro esprimo la mia massima disponibilità a collaborare affinché si faccia chiarezza. Ai tarantini che vivono senza l’acqua potabile dobbiamo una risposta. Ulteriori ritardi sono inammissibili”.
Sin qui la nota del presidente del Consiglio comunale di Taranto e consigliere provinciale Bitetti. Nel recente passato, anche il vicesindaco ed assessore ai lavori pubblici del Comune, Lucio Lonoce, aveva stigmatizzato l’atteggiamento di Aqp per quanto riguarda le condizioni delle strade durante e soprattutto dopo i lavori effettuati dall’Acquedotto.
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