SOLIDARIETA' DA PARTE DEI LAVORATORI, DISOCCUPATI DELLO SLAI COBAS.
PAGARE SUBITO GLI STIPENDI, SALVARE IL LAVORO!
Continua la protesta dei 230 lavoratori
Sono stanchi, arrabbiati, esasperati. Da dieci giorni protestano e chiedono di essere ascoltati. Tre lavoratori sono saliti su un cornicione del palazzo del governo e uno di essi, dopo aver ricevuto un rifiuto a ricevere cibo e acqua si è tagliato il ventre. Una forma di ricatto gravissima – denuncia il sindacato – quella di impedire il foraggiamento ai lavoratori e che ha portato a pericolose e inevitabili conseguenze. Solo dopo questo atto sono stati garantiti ai 3 lavoratori il rifornimento di acqua e cibo; e parliamo di due lavoratori cardiopatici ed uno diabetico.
Altri operai si sono incatenati davanti all’ingresso dello stesso edificio che ospita l’Amministrazione provinciale, altri ancora presidiano la sede e il deposito della società. «Siamo disposti a tutto – scrive in una nota il portavoce dei lavoratori, che sono da cinque mesi senza stipendio e sono stati collocati in mobilità – e ricordiamo che portare la gente a non aver nulla da perdere è pericoloso».
«Perchè – sottolinea il portavoce degli operai – non si applica la legge 147/2013, ossia la legge di mobilità tra partecipate in modo da salvare tutti i lavoratori come la stessa legge impone? Siamo stanchi, arrabbiati, esasperati. Ci sentiamo accattoni, barboni nell’elemosinare denaro, il nostro denaro. Perciò diciamo basta con le prese in giro». (ANSA)
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