RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Si resta francamente perplessi nel constatare il pasticcio che l'amministrazione comunale sta combinando sulla vicenda autorizzativa denominata Tempa Rossa ( nuovo insediamento industriale che prevede la costruzione di grandi serbatoi di stoccaggio di petrolio, con linee e pontile di pompaggio del greggio su navi petroliere).
Nonostante i diversi pronunciamenti del consiglio comunale di Taranto, di sostanziale contrarietà al progetto, così come presentato dalla società ENI, in quanto aumenta i livelli di inquinamento della città ed il rischio incidente rilevante, ieri, in commissione consiliare, abbiamo ascoltato le dichiarazioni del dirigente comunale del SUAP che ha candidamente ammesso che allo stato dell'arte ha difficoltà a rigettare la anzidetta autorizzazione, in quanto nessun atto concreto di diniego è stato azionato da nessuno dei soggetti istituzionali interessati dagli atti d’indirizzo consiliari.
Fa particolarmente specie apprendere che il Comune di Taranto non si è nemmeno costituito in giudizio nella causa intentata a fine aprile del 2015 dall’ENI, davanti al TAR di Lecce, e discussa a fine luglio 2015 senza che nemmeno il comune abbia pronunciato una parola o tentato di difendere la sua posizione.
È un comportamento che il sindaco, quale rappresentante legale dell’ente, deve chiarire alla città e che oggi rende complicatissimo la possibilità di opporre un sensato diniego a questo nuovo insediamento dell'industria pesante nella nostra città.
Ancora una volta la politica è stata messa fuori gioco dalla parte tecnica o da chi decide senza mai comparire.
Ribadiamo la nostra contrarietà a questo tipo di insediamento industriale, che aumenta i livelli inquinanti nella città, in quanto Taranto ha bisogno una nuova direttrice di sviluppo, ambientalmente compatibile e nemmeno un grammo in più d’inquinamento.
Su questo chiediamo l'immediata convocazione del consiglio comunale.
Dante Capriulo Francesco Venere.
Gruppo Consiliare al comune di Taranto: NOI DEMOCRATICI PER LE CITTA’ CHE VOGLIAMO
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