martedì 1 settembre 2015

Su Cisa: a poco serve in Provincia piangere lacrime di coccodrillo.

Riceviamo e pubblichiamo

"Sulla vicenda dell’autorizzazione AIA alla società Cisa siamo alle lacrime di coccodrillo.
Quanto accaduto in Provincia, emerso solo a seguito di una inchiesta giornalistica ed al netto delle esagerazioni interpretative, è frutto del modus operandi della nuova maggioranza che governa l’ente: per cui trasparenza e partecipazione sono un optional.
Francamente non capisco di cosa si meravigliano i rappresentanti di Forza Italia e del PD locale, che sono i protagonisti dell’inciucio perpetrato a settembre dello scorso anno; l’accordo presumo sottendesse anche il modo di gestire...
Sin dall'inizio il presidente Tamburrano ha interpretato l'accordo largo con la gestione dell'ente al pari di unclub di amici”: senza nessuna prospettiva politica, cercando di spartirsi tutto quello che si potevano spartire (partecipate docet). Innescando anche una antipatica amicopoli o parentopoli.
Bastava leggere con spirito critico le linee programmatiche presentate da Tamburrano al primo consiglio provinciale per comprendere che sull'ambiente si andava nella direzione delle autorizzazioni facili. La linea politica del “lassaiz faire” era evidente. Eppure in consiglio solo il sottoscritto contestò tale proposizioni. E fui immediatamente isolato e schernito.
La vicenda dell’AIA alla Cisa, aldilà delle doverose procedure di legge e ripeto delle esagerazioni interpretative e comunicative, si inserisce in questo modo confuso ed arruffone con cui si governa l’ente provinciale. Con una procedura non lineare e con la vicenda del Comitato Tecnico Provinciale tutta da chiarire: a cominciare dal perchè alla data di rilascio dell’AIA non risulta ancora costituito, pur con una procedura partita ad aprile del 2014 (D.D. 32 del 2/4/2014) e con le figure già individuate dal dirigente Dilonardo Martino (lo stesso della autorizzazione AIA), con determinazione n. 35 del 16/4/2015. Mistero.
Ribadendo, per quello che ci riguarda, che considerata la nostra linea politica di “nemmeno un grammo di inquinamento in più sul nostro territorio”, si tratta pur sempre di un impianto complesso di trattamento di rifiui speciali, nel caso di specie anche con tracce di radioattività, quindi una nuova attività che aumenta le potenzialità inquinanti dell’impianto CISA, per cui c’è la nostra contrarietà amministrativa a queste nuove autorizzazioni.
Riteniamo, sul piano politico locale, che a poco serve versare lacrime di coccodrillo da parte di chi con Tamburrano e Forza Italia governa la provincia.
Da unico rappresentante in provincia del centrosinistra coerente con il mandato elettorale ricevuto mi rivolg innanzitutto al PD provinciale: di prendere le distanze da Tamburrano, di rimettere tutti gli incarichi, di chiedere una verifica politico amministrativa sugli aspetti che riguardano tutte le autorizzazioni ambientali, sulle prospettive di sviluppo, sulle società partecipate, sul personale dell'Ente, sui lavori pubblici bloccati, sulla situazione finanziaria, sugli incarichi conferiti,etc., etc..
Premettendo la richiesta di trasparenza e partecipazione sugli atti dell'ente.
Analogo appello rivolgo al presidente Michele Emiliano, nella sua funzione di segretario regionale del PD. Egli fu il primo a mettere in evidenza la sostanziale incompatibilità che a presidente della provincia fosse eletto il sindaco di un comune coinvolto in numerosi procedimenti autorizzativi ambientali. E' stato facile profeta ma ora necessita intervenire...
Per quel che mi riguarda chiedo, e lo farò anche formalmente, al presidente Tamburrano di rendere note tutte le autorizzazioni ambientali in corso.

Taranto 29 agosto 2015
Dante Capriulo
Consigliere Provinciale di Taranto 
Capo Gruppo consiliare CENTROSINISTRA

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