mercoledì 2 settembre 2015

Sui migranti si specula sull'ignoranza - Ma noi e loro siamo entrambi vittime di questo sistema

Sui migranti, che quest'estate stanno portando avanti con lo Slai cobas una lotta per ottenere i documenti di identità e altri diritti negati, purtroppo c'è molta ignoranza; una parte dei cittadini è abituata ad additare questi extracomunitari che vivono situazioni estreme nei loro paesi, situazioni di guerra, fame, oppressione, come quelli che verrebbero tutelati dallo Stato a differenza dei disoccupati, lavoratori, senza casa, ecc. italiani.
Per i migranti, morire nel proprio paese o nelle acque del Mediterraneo non fà differenza per chi fugge verso la libertà. E a proposito di fame e guerra i media, approfittando dell'ignoranza diffusa non si preoccupano di informare i cittadini che l'Italia si spaccia per pacifista, ma in barba all'articolo 11 della nostra Costituzione, in cui si evince che il nostro Stato ripudia la guerra, produce e vende armi fatturando miliardi, nonchè collabora con paesi guerrafondai e imperialisti come l'America e Israele per attuare tutte le forme di colonialismo imperialista, opprimendo e sopprimendo intere popolazioni - questo automaticamente genera profughi.
Tocca a noi continuarea farci carico di informare i cittadini che il "mostro extracomunitario" è frutto di questo sistema politico e imperialista che nel nostro paese tende a far scatenare la guerra tra poveri, quando noi al sud Europa e i nostri fratelli e sorelle al nord dell'Africa, siamo entrambi vittime di una aggressione sui nostri territori e di un super sfruttamento sempre più becero sull'uomo.

Vedi ad esempio da noi l'agricoltura, con lo sfruttamento di manodopera che produce anche morti; ed anche qui i media colpiscono l'ultima ruota del meccanismo industriale-agricolo che a volte fa capo ad aziende multinazionali che per effetto della globalizzazione distruggono o stanno distruggendo il comparto con un sistema di raccolta e di produzione così detta tecnologica che usa ed abusa di pesticidi che riducono i nostri terreni a capacità produttive zero, e ancora c'è il caso xilella, in cui l'intervento del governo di sradicamento di ulivi millenari e mosso anche dalla volontà di preparare il terrendo per speculazioni edilizie residenziali, o per permettere grandi produzioni che producono immediato profitto; ed ancora si può parlare dell'allargamento dell'uso delle discariche sul nostro territorio, dove probabilmente verranno ad impiantare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Per non parlare che dal Salento e per tutta la sua lunghezza la Puglia sarà attraversata da un gasdotto che non servirà alla nostra terra ma alle regioni e nazioni al nord per bypassare una pseudolotta di mercato che vede la Russia come probabile nemico, ma guarda caso in quest'opera c'è la presenza di aziende russe. Sono poi iniziate le prime manovre e le prime prove che porterrano uno sconvolgimento alla fauna di grosse proporzioni e una volta iniziate le vere e proprie trivellazioni ci allineeremo allo sconvolgimento già in atto in Lucania dove tra i vari problemi di ordine ambientale spicca l'avvelenamento delle falde acquifere, ecc, ecc.

Ma voglio concludere ricollegandomi ai migranti dicendo che benvengano con la loro voglia di vivere, voglia di cambiare, voglia di lottare. Liberiamoli e liberiamoci dalle oppressioni in un contesto rivoluzionario.

Concetta

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