SOSTENIAMO LA LOTTA DEI MIGRANTI SENZA DOCUMENTI A TARANTO
Da
oltre un mese 138 migranti alloggiati al Bel Sit e 45 migranti
alloggiati all'Hotel Roxana, entrambi affidati all'Associazione Salam
sono in lotta per ottenere il documento di identità, il regolare
pagamento del pocket money e miglior trattamento nei luoghi dove sono
alloggiati, l'assistenza sanitaria, e il riconoscimento del diritto
d'asilo.
In
questa lotta organizzata dallo Slai cobas Taranto a cui i migranti si
sono rivolti dopo una prima iniziativa spontanea, la Prefettura e il
Comune hanno risposto con un accoglimento della richiesta a parole ma
con un respingimento di essa nei fatti, e, quello che è più grave
in particolare da parte della Prefettura che ha assegnato i migranti
all'Ass. Salam, con una copertura delle gravi inadempienze,
responsabilità e lati oscuri dell'Associazione Salam nella gestione
dei migranti.
I
migranti dopo 3 mesi che si trovano nelle nostre città in possesso
di un regolare permesso di soggiorno, in attesa del riconoscimento
del diritto d'asilo, hanno diritto ad avere il documento di identità
e le altre richeste che stanno portando avanti. I migranti affidati
ad altre associazioni nella nostra provincia hanno già avuto questo
documento di identità, e quindi siamo anche di fronte a un diverso
trattamento tra migranti e migranti nelle stesse condizioni, che non
può essere accettato.
Per
questo la lotta continua ad oltranza fino all'ottenimento di questo
diritto
Di
fronte a questa giusta lotta c'è un costante rimpallo da parte delle
Istituzioni e il tentativo di utilizzare falsi cavilli legali e
burocratici per negare la realtà dei fatti che è sotto gli occhi di
tutti e facilmente verificabile.
I
migranti pur essendo in possesso di un regolare permesso di soggiorno
vengono ricacciati così di fatto nella clandestinità. I migranti
invece di essere trattati come persone vengono maltrattati nei loro
diritti, dignità e condizione, “depositati” per oltre un anno
nel centro.
Ma
questa lotta ci ha permesso anche di conoscere altri fatti su cui non
solo i migranti ma noi e tutta la città hanno diritto di sapere la
verità.
Perchè
la Prefettura non risponde alle domande sulla dislocazione dei centri
di accoglienza e sul numero di migranti accolti, né risponde alle
denunce che vengono fatte sulle condizioni del loro trattamento?
Perchè
la Prefettura non obbliga al rispetto della legge sull'immigrazione e
permette all'Ass. Salam di dare un'interpretazione “personale” di
una legge di Stato, comportandosi differentemente da altre
associazioni? Perchè permette che questa Associazione continui ad
applicare a suo modo le regole provocando tensioni in tutti i centri
di accoglienza in cui è presente?
Quali
sono i veri interessi di questa Associazione Salam nel negare i
documenti ai migranti?
Perchè
la Prefettura non risponde alle denunce sulla natura
dell'Associazione Salam, relative ad un contratto di fornitura tra
l'Associazione e la Cooperativa Falanto Servizi legata al clan
malavitoso D'Oronzo-De Vitis, clan sottoposto ad inchiesta dalla
Procura antimafia di Lecce?
Ancora.
La struttura del Bel Sit ha una licenza per 70 persone ma ce ne sono
il doppio, è stato concesso un ampiamento senza che si sia
provveduto ad un'evidenza pubblica e a coinvolgere tutti i soggetti e
associazioni impegnati nell'accoglienza-assistenza migranti.
Qual'è
lo status effettivo dei migranti presenti all'Hotel Roxana, che oggi
la Salam dice improvvisamente di aver “scaricato” dall'inizio di
quest'anno? E se sono stati realmente scaricati perchè non sono
stati affidati ad un'altra associazione che ne garantisse diritti e
trattamento?
Perchè
quindi la Prefettura non revoca l'affidamento alla Salam o almeno ne
controlla l'attività?
Quali
sono i legami effettivi e le coperture di cui gode la presidente di
essa, Simona Fernandez?
I
migranti stanno lottando per il diritto all'iscrizione all'anagrafe
derivante dall'art. 6 c.7 della legge 286/98 - TU immigrazione, ma
questa lotta domanda un controllo su tutto il sistema con cui viene
gestita l'accoglienza e l'assistenza ai migranti in questa città.
Sappiamo bene tutti come in altre città la vicenda dell'accoglienza,
dei Cara (vedi Mineo) siano diventate note come mafia-capitale.
Per
questo è necessaria la massima trasparenza.
La
coraggiosa lotta dei migranti ha bisogno del sostegno di tutti. Non
ci si può dichiarare a favore dei migranti, commuoversi per le
immagini drammatiche che vengono dalle televisioni, non ci si può
dichiarare antirazzisti, e nascondere gli occhi non sostenendo la
lotta che è in corso da oltre un mese nella nostra città –
Ventimiglia è qui!
I Migranti invitano
a partecipare al presidio e all'assemblea chesi terrà sotto il Comune in p.zza Castello, DOMANI MARTEDI' alle 18.
Invitiamo a sostenere questa lotta in tutte le forme.
Portate al presidio acqua, frutta, carta, pennarelli per fare striscioni, manifesti, ecc.
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