Potremmo dire, amaramente, che la Procura di Trani sta scoprendo "l'acqua calda":
le braccianti, come Paola Clemente di San Giorgio J., lavorano tutto il mese ma sulla loro 'busta paga' si ritrovano pochissimi giorni; certo, "pagati al salario contrattuale", solo che con quelle 40 euro l'azienda e l'Agenzia Interinale, che formalmente assume le donne, non pagano solo le 5 giornate registrate in 'busta paga' ma tutte le 26 giornate del mese!
Non sarà certo un'inchiesta a dare giustizia e difendere i diritti delle braccianti.
Occorre organizzarci e lottare. Senza paura!
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