Quello delle braccianti è davvero una realtà grave se non brutale per
quanto riguarda la situazione e la condizione delle donne, sottopagate
ipersfruttate e molestate.
Ma da quanto si legge e si capisce
dall'articolo si trovano anche in una situazione come a dire tra
l'incudine e il martello perchè da una parte lo Stato comunque deve
intervenire su questo problema anche a fronte degli ultimi casi di
decesso, però non si espone più di tanto per non colpire realmente le
aziende agricole che sfruttano e uccidono facendo respirare loro
QUOTIDIANAMENTE gas ed esalazioni prodotte dai pesticidi o altri
fitofarmaci, sostanze chimiche insomma che vengono spruzzate sugli alberi
da frutto o comunque dove c'è da difendere il prodotto.
Perciò alla
fine della storia queste lavoratrici vedono lo stato che dovrebbe fare
ma non fa come dovrebbe e dall'altro c'è il ricatto occupazionale pur
sapendo che anche quel giorno respirerà la sua dose (forse anche fatale)
di veleno per portare pochi euro a casa.
Quindi l'unica vera
salvezza per queste donne resta l'appello lanciato su questo blog ad unirsi ed
organizzarsi per risollevare le loro sorti aderendo ed organizzando un
nuovo sciopero delle donne.
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