I cantieri di cittadinanza sono partiti da un mese e già ci sono problemi.
Alcune lavoratrici dello Slai Cobas hanno denunciato ritardi
scandalosi nel ricevere la retribuzione. Raccontiamo quello che è avvenuto nei giorni scorsi, perchè emblematico di una situazione assurda e inaccettabile.
La retribuzione doveva essere
corrisposta l'11 del mese corrente, invece dopo un settimana ancora
non si vedeva luce, le lavoratrici si recavano per avere spiegazioni
dalla dott.ssa De Francesco, dirigente del Comune, che rimpallava le responsabilità alla
banca che non aveva provveduto all'accredito, invece il direttore
della banca spiegava che non aveva avuto mandato dalla tesoreria
comunale e che non poteva farci niente. Le lavoratrici, quindi, ritornavano dalla De Francesco che ribadiva che il mandato era stato firmato.
Cosicchè si ritornava in banca, e il direttore suggeriva di
rivolgersi alla dott.ssa Quaranta della tesoreria comunale. Le
lavoratrici al terzo giorno di peregrinazioni, da un ufficio
all'altro,
più incazzate che mai venivano prese
nuovamente in giro anche dalla Quaranta. Infine il 25 maggio una
lavoratrice, presentandosi al Comune dalla dott.ssa Quaranta con
l'avvocato, e minacciando denunce, riusciva finalmente ad ottenere che si
inviasse il fax per il mandato alla banca.
E' vergognoso che solo dopo questa trafila la situazione si sia sbloccata, che sia necessario minacciare denunce, perchè le lavoratrici, in stato di estremo bisogno
economico, possano avere la retribuzione, quando i soldi ci sono.
Inoltre le lavoratrici sono costrette
a svolgere il loro lavoro senza che siano forniti i dispositivi di
sicurezza individuali che spettano loro (dalle mascherine, alle scarpe e guanti adeguati, ecc.), e, quindi, sono costrette a fare un lavoro "sporco" in condizioni
igieniche pericolose per la loro salute, tenendo conto che i posti in cui sono mandate a pulire, sono in condizioni disastrosi, con erbacce alte, presenza di insetti vari, e in alcuni casi, vedi la scarpata del lungomare, di tanti topi.
Nonostante lo Slai Cobas avesse gia
comunicato al sindaco e a chi di dovere le necessità delle
lavoratrici, per tutelare la loro sicurezza e salute, a tutt'oggi a gran parte di loro il Comune non ha ancora provveduto a consegnare i Dpi.
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