Ma com'è la situazione di ArcelorMittal: "...il gruppo ha un debito di 16 miliardi di dollari... (poi bisogna considerare anche) i rischi rappresentati da un potenziale intervento dell'antitrust per scoraggiare un'eccessiva concentrazione nel comparto...
In un’eventuale cordata, Marcegaglia avrebbe un ruolo di minoranza (l’ipotesi è un 15% del sodalizio a fronte di un 85% di Mittal, quote residuali escluse).
La Marcegaglia poi ha chiuso lo stabilimento di Taranto per la produzione di "energia alternativa" e ora si butta sull'Ilva...
Da un testo diffuso tempo fa all'Ilva dallo Slai cobas:
"il
gruppo Arcelor Mittal come bravi padroni badano alla loro convenienza: prendersi
ciò che gli può servire dello stabilimento e "buttare" il
resto, compreso prima di tutto gli operai che non servono; comprarlo
a pochi soldi - e non impegnarne di suoi per accollarsi il
risanamento; fare soprattutto un'operazione volta a bloccare la
concorrenza di altri paesi.
Lo
scopo di Arcelor Mittal è quello, infatti, di "fregare" la
concorrenza, avere più peso nell'economia mondiale,
scalare
la sua quotazione in borsa.
Per
cui l'Ilva è soprattutto un'operazione finanziario e di occupazione
di aree.
Un'operazione
che gli deve costare poco, per cui assisteremo ad una svendita dello
stabilimento di Taranto come e peggio dei tempi di Riva, e "se"
gli indiani penseranno di produrre, si terranno solo la parte che
loro considereranno produttiva, tagliando tutto il resto.
Ecco come descrive Mittal l'ex ambasciatore in India,
Armellini.
Mittal è un capitalista, non un buon padre di famiglia. Se acquisterà l'Ilva, i sindacati si preparino.
"la fortuna di Mittal è stata nella grande intuizione di comprare le aziende in crisi, quando la domanda di acciaio era calata... investe nel momento giusto su aziende che nessuno vuole... con Mittal all'Ilva potrebbe arrivare una svolta più grande della privatizzazione con cui lo Stato consegnò nel 1995 alla famiglia Riva il suo maggiore centro siderurgico...
"... Mittal ha sempre razionalizzato le aziende acquistate: ciò che gli serve lo tiene, il resto lo chiude... Mittal i suoi calcoli li sa fare... non si fa certo avanti perchè gli piace Taranto o perchè è innamorato dell'Italia...".
E le condizioni di lavoro? "Diciamo che Mittal fa il capitalista... non gliene importa niente di tutto il resto. Se può fa quello che vuole... Mittal sicuramente non è un imprenditore compassionevole... i problemi anbientali? Mittal probabilmente li risolverebbe perchè non vorrebbe avere grane... elimina i problemi ambientali ma si porrebbe un problema serio con i sindacati. Mittal punta a ottimizzare l'azienda, non ad aumentare i posti di lavoro...".
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