TARANTO - Lettere con preavviso di licenziamento sono state inviate ai 539 operatori della Taranto Container terminal (Tct), che aveva in concessione il molo polisettoriale di Taranto ed è stata messa in liquidazione nel giugno dello scorso anno. La risoluzione del rapporto di lavoro diventerà esecutiva l’11 settembre prossimo, quando scadrà la cassa integrazione per cessata attività firmata un anno fa. La lettera ai lavoratori fa riferimento al verbale di mancato accordo siglato il 9 maggio scorso al cospetto del Servizio Controversie Collettive della Provincia di Taranto.
L’auspicio dei sindacati è che i nuovi investitori possano dare priorità al riassorbimento del personale ex Tct. Azionisti di maggioranza della società in liquidazione sono Evergreen e Hutchinson. Sono tre le offerte avanzate per l’utilizzo in concessione della banchina del terminal container. È stata già dichiarata l’ammissibilità delle offerte presentate da Italcave spa e il costituendo consorzio composto da Saga Italia Spa (che fa parte del Gruppo Bolloré, leader mondiale nel campo dei trasporti internazionali e alla logistica integrata), Ionian Shipping Consortium, Taranto Iniziative Produttive Srl e Tecnomec Engineering Srl. Quest’ultimo, però, è stato ammesso con riserva in quanto dovrà presentare delle integrazioni. Il terzo operatore verrà preso in considerazione solo per la concessione, e con un altro procedimento, delle «eventuali aree residuali» del molo polisettoriale.
L’auspicio dei sindacati è che i nuovi investitori possano dare priorità al riassorbimento del personale ex Tct. Azionisti di maggioranza della società in liquidazione sono Evergreen e Hutchinson. Sono tre le offerte avanzate per l’utilizzo in concessione della banchina del terminal container. È stata già dichiarata l’ammissibilità delle offerte presentate da Italcave spa e il costituendo consorzio composto da Saga Italia Spa (che fa parte del Gruppo Bolloré, leader mondiale nel campo dei trasporti internazionali e alla logistica integrata), Ionian Shipping Consortium, Taranto Iniziative Produttive Srl e Tecnomec Engineering Srl. Quest’ultimo, però, è stato ammesso con riserva in quanto dovrà presentare delle integrazioni. Il terzo operatore verrà preso in considerazione solo per la concessione, e con un altro procedimento, delle «eventuali aree residuali» del molo polisettoriale.
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