Le prime dichiarazioni che ha fatto Capristo sono abbastanza emblematiche dell'impostazione che vuole imporre. "E’ finita la spettacolarizzazione dei processi", ha dichiarato il nuovo Procuratore. e, guarda caso, subito ha fatto riferimento al processo Ilva: “Sono
contrario alla spettacolarizzazione del processo ILVA come
di altri processi. Non
mi piacciono i giudizi mediatici fatti
al di fuori delle aule di giustizia".
Il messaggio è chiaro: un processo, quello Ilva - che di fatto è la "madre" di tutti i processi di questo genere - che deve restare in ombra. Con un esplicito messaggio ai mass media di stare zitti, di non esprimere valutazione su quanto avviene nelle udienze.
E questo, non è da poco, visto che viene detto per un processo che ha un'importanza nazionale, di cui sarebbe invece necessario che i lavoratori, i cittadini di Taranto sapessero tutto; visto che viene detto di un processo che finora non sta andando affatto bene (solo il 17 maggio riprende il processo dibattimentale, dopo praticamente un anno e mezzo).
Chi avvantaggia questo messaggio di Capristo, se non i padron Riva e tutti i suoi complici?
E, per essere chiari, Capristo ha
aggiunto che “è
importante tutelare la produzione industriale con le esigenze di
tutela del posto di lavoro, che è determinante per la sopravvivenza
di migliaia di famiglie che non arrivano a fine mese, e la
salvaguardia dell’ambiente e della salute. L’attenzione
sulle questioni ambientali rimarrà alta. Ma non
siamo e
non possiamo essere la procura che si occupa soltanto dell’Ilva.".
Se avevamo molti dubbi su come verrà gestito il processo Ilva, il nuovo Procuratore ce li toglie del tutto e conferma le nostre preoccupazioni.
Ma Capristo si presenta male anche per altre dichiarazioni:
Subito ha messo le mani avanti, facendo chiaramente riferimento alle giuste critiche verso il governo, i politici, personaggi corrotti a capo di Istituzioni locali, di alcuni magistrati nei giorni scorsi, sul fatto che la Magistratura non entrerà "in conflitto con altri poteri dello Stato". E proprio quando stanno venendo fuori di che feccia è chi amministra soldi pubblici, questo Procuratore non ha altro da dire che occorre "superare le tensioni tra politica e giustizia... percorrere insieme la via della serenità e dell'equilibrio..."
NO, Taranto non aveva bisogno di questo tipo di Procuratore.
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