(dalla presentazione fatta a Milano presso il Centro sociale "Transiti"):
"...Il libro "Ilva la tempesta perfetta" è un strumento utile per riguardare la vicenda Ilva per cosa è stata realmente e anche per demolire alcune visioni che sono circolate sull'Ilva e su Taranto in questi anni. Il libro abbraccia i 2 anni caldi della vicenda 2012-2013, rispetto a cui la descrizione che è stata fatta della città e degli operai dell'Ilva in particolare, è in genere superficiale e in parte deformata. Molto centrata sulla contrapposizione lavoro/salute, con lavoratori rappresentati tutti come interessati solo a lavoro e salario e una città che chiede di essere salvata, di mettere fine al ciclo infernale che ha prodotto tumori e morti sul lavoro.
Noi abbiamo fatto un'operazione di “parte”, dalla parte degli operai, cercando di far parlare soprattutto i fatti. Nella descrizione di essi e nelle posizioni agitate nei giorni caldi della vicenda Ilva, c'è tutto il valore di questa vicenda di una grande fabbrica, tutta la sua emblematicità, come vicenda topica del livello a cui arriva il sistema capitalista, quando può fare tutto quello che vuole, e di come i fatti che produce siano quasi irrisolvibili, rientrano in una sorta di “buco nero” che non ha soluzione e in cui addirittura ogni soluzione sembra peggiore del male.
Il libro in qualche maniera unisce la cronaca a volte quasi giornaliera con il commento e la lettura di questa cronaca di compagni come noi che eravamo ben in campo, con un quadro più completo di tutte le figure scese in campo o che si sono trovate in questi due anni caldi, in cui si è prodotta una rivolta, ma una rivolta mancata..."
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